Scoperto in Panama un colibrì che imita un bruco tossico per difendersi dai predatori

Un comportamento ingegnoso! (depositphotos.com) - www.sciencecue.it
Nuova scoperta in Panama: un colibrì si mimetizza da bruco tossico per salvaguardarsi dai predatori! Tutti i dettagli osservati
Quando Jay Falk e Scott Taylor, due esperti biologi specializzati in uccelli, hanno avvistato per la prima volta un pulcino di colibrì jacobino dal collo bianco nella fitta giungla panamense, non potevano credere ai loro occhi…
Descritto dall’Università del Colorado a Boulder e da ScienceDaily, questo piccolo uccello, dalle dimensioni di un dito mignolo e ricoperto da una soffice peluria marrone, ha rivelato un comportamento inaspettato: mentre si avvicinavano al nido, i ricercatori hanno notato che il pulcino cominciava a contorcersi e a muovere freneticamente la testa.
Questo comportamento insolito ha portato gli scienziati a ipotizzare che il colibrì possa emulare un bruco velenoso tipico della sua regione per allontanare i predatori.
Secondo Falk, primo autore dello studio pubblicato su “Ecology” e ricercatore postdoc nel laboratorio di Taylor, questo tipo di mimetismo non era mai stato osservato nei colibrì prima d’ora. Che sorpresa continua la natura!
Un comportamento prudente
Taylor, professore associato nel Dipartimento di Ecologia e Biologia Evolutiva della CU Boulder, ha evidenziato che le informazioni sul comportamento degli uccelli tropicali sono ancora piuttosto limitate e che scoperte come questa potrebbero rivelarsi più frequenti di quanto si immagini.
Ma come sono questi bellissimi pennuti? Ebbene, i colibrì jacobini dal collo bianco popolano le foreste pluviali del Centro e Sud America, dove la lotta per la sopravvivenza dei piccoli è costante. In questa regione, infatti, si trovano numerosi predatori, tra cui serpenti, scimmie, uccelli e insetti. Nel marzo 2024, nel corso di una spedizione nel Parco Nazionale di Soberanía, Michael Castaño del Smithsonian Tropical Research Institute e Sebastian Gallan-Giraldo dell’Università di Antioquia hanno scoperto un nido di jacobino mimetizzato tra le piante. All’interno, hanno osservato il pulcino, il cui piumaggio marrone si integrava perfettamente con l’ambiente circostante.

Un tipo di mimetismo
La svolta è avvenuta quando un calabrone predatore si è avvicinato al nido mentre la madre era assente. Il piccolo ha reagito contorcendosi e muovendo rapidamente la testa da un lato all’altro, un comportamento che è riuscito a spaventare l’insetto. Questo episodio ha richiamato alla mente di Falk un precedente studio su un’altra specie di uccello tropicale, il cinereous mourner, che imita i bruchi tossici arancioni dell’Amazzonia muovendo la testa in modo simile.
I ricercatori ipotizzano che il colibrì utilizzi una strategia di sopravvivenza nota come mimetismo batesiano, in cui una specie innocua assume l’aspetto o il comportamento di una specie pericolosa per ingannare i predatori. Esempi classici includono serpenti non velenosi che imitano le colorazioni di serpenti velenosi; tuttavia, in questo caso si tratta di un fenomeno unico: un vertebrato che emula un invertebrato, vi rendete conto? Nonostante lo studio si baserà su un’unica osservazione, il team spera di approfondire ulteriormente la questione attraverso esperimenti futuri, tra cui la creazione di pulcini artificiali con diverse caratteristiche, per valutare quali di essi abbiano maggiori probabilità di sopravvivere.