Come funziona la TAC e a chi viene prescritta

La Tomografia Assiale Computerizzata, meglio conosciuta come TAC o TC, rappresenta oggi uno degli strumenti diagnostici avanzati e affidabili nella medicina moderna. Grazie alla sua capacità di fornire immagini dettagliate e tridimensionali delle strutture interne del corpo, permette ai medici di individuare in maniera precoce numerose patologie. La sua versatilità ne consente l’utilizzo in molteplici ambiti clinici, dalla prevenzione alla gestione delle emergenze. Facciamo chiarezza.
Che cos’è una TAC
La TAC è una metodica diagnostica non invasiva basata sull’impiego di raggi X e sistemi di elaborazione digitale delle immagini.
In alcune situazioni cliniche, per migliorare la qualità diagnostica dell’esame, può essere necessario somministrare dei mezzi di contrasto ad alta relassività. Tali sostanze vengono iniettate per via endovenosa. Il contrasto permette di evidenziare con maggiore precisione vasi sanguigni, organi e tessuti molli, rendendo la TAC particolarmente efficace in ambito oncologico, vascolare e neurologico.
L’apparecchiatura utilizzata per la TAC è composta da tre elementi principali:
- il gantry, ovvero la struttura circolare al cui interno si trova il tubo radiogeno;
- i detettori e il sistema di controllo dell’emissione dei raggi;
- il lettino mobile, su cui il paziente viene posizionato;
- la postazione operativa, dove il tecnico e il radiologo monitorano l’esame.
Durante l’acquisizione delle immagini, il tubo radiogeno ruota attorno al corpo del paziente, emettendo raggi X che attraversano i tessuti. I detettori registrano le variazioni di assorbimento dei raggi, trasformandole in segnali elettrici. Questi vengono poi elaborati da software avanzati che ricostruiscono le immagini tridimensionali delle aree anatomiche in esame.
Come si esegue la TC
La TAC è un esame rapido e indolore. Prima di iniziare, il paziente viene accolto da un tecnico di radiologia che lo informa sulla procedura. In caso sia previsto l’uso del mezzo di contrasto, verranno effettuati test preliminari per accertarsi dell’assenza di allergie o problemi renali.
Una volta posizionato, il paziente viene invitato a rimanere immobile mentre il lettino scorre all’interno del gantry. Il tubo ruota attorno al corpo e raccoglie immagini da diverse angolazioni. La durata dell’esame varia a seconda della zona da esplorare e, solitamente, si conclude in pochi minuti.
L’uso del mezzo di contrasto permette un’analisi approfondita. Ad esempio, è possibile ottenere immagini dettagliate di torace, addome, pelvi, cervello e sistema vascolare, con indicazioni fondamentali per la diagnosi di tumori, infiammazioni croniche, infezioni profonde o malformazioni vascolari.
Le applicazioni cliniche della TC sono molteplici:
- in ambito oncologico, permette di identificare lesioni tumorali anche di piccole dimensioni;
- in ambito neurologico, consente di individuare emorragie cerebrali, ischemie o anomalie vascolari;
- nel sistema cardiovascolare, aiuta a studiare l’aorta, le coronarie e i grandi vasi;
- nei traumi, è utilizzata per valutare fratture complesse, lesioni interne o emorragie.
In emergenza, la TAC è lo strumento di riferimento, grazie alla rapidità di esecuzione e all’elevata precisione, consente diagnosi tempestive che possono risultare determinanti per la sopravvivenza del paziente.
A chi viene prescritta?
La TAC viene prescritta nei casi in cui sia necessario confermare o approfondire un sospetto diagnostico. Il medico curante o lo specialista può indicare questo esame quando i sintomi del paziente o i risultati di precedenti indagini (come ecografie o radiografie) non sono sufficienti a fornire un quadro clinico chiaro.
La prescrizione avviene sulla base di una valutazione clinica attenta. Vista l’esposizione alle radiazioni ionizzanti, seppur contenuta e ben controllata, la TAC non viene eseguita in modo indiscriminato. È infatti il medico, in collaborazione con il radiologo, a stabilire quando il beneficio diagnostico dell’esame supera eventuali rischi, in particolar modo in pazienti giovani o in gravidanza.