Spesa al supermercato: con questo trucchetto ti spingono a spendere il doppio | Ci cascano ogni volta tutti

Alcuni prodotti di un supermercato (Pixabay FOTO) - www.sciencecue.it
Sembra tutto casuale, ma non lo è. Vengono utilizzati quotidianamente alcuni trucchetti che ti fanno spendere tanto.
Al supermercato nulla è lasciato al caso: tutto è studiato per farti comprare di più. Ad esempio, i prodotti di prima necessità, come latte e pane, sono messi in fondo, così devi attraversare tutto il negozio e lungo il tragitto magari riempi il carrello con altre cose che non avevi previsto.
Poi ci sono le offerte finte. Ti mettono il prezzo barrato con uno sconto apparente, ma spesso il prezzo originale era stato alzato prima della promozione. Oppure ti propongono il “3×2” e finisci per comprare più di quello che ti serve, convinto di risparmiare.
Anche la musica ha il suo ruolo. Se è lenta, ti rilassi e passi più tempo tra gli scaffali, aumentando le probabilità di comprare di più. E occhio al carrello: negli anni è diventato sempre più grande, per farti sembrare di aver preso poca roba e spingerti a riempirlo ancora.
Infine, la trappola più subdola: la cassa. Tutti quei cioccolatini, gomme e snack messi strategicamente mentre aspetti, perfetti per gli acquisti impulsivi. Sei lì, magari annoiato, e zac! Ti ritrovi a mettere nel carrello qualcosa che non avevi minimamente considerato.
Un trucchetto nascosto
Hai mai notato che quando entri in un supermercato, certi prodotti sembrano più attraenti di altri, anche se magari non ne hai nemmeno bisogno? Non è un caso. Il marketing gioca tantissimo sui colori per influenzare le nostre scelte senza che ce ne rendiamo conto. Questo fenomeno ha addirittura un nome: “confetti illusion”, e funziona perché il nostro cervello tende a semplificare ciò che vede, raggruppando gli elementi simili in un’unica immagine coerente. Insomma, ci fanno un bel trucchetto ottico e noi, spesso, ci caschiamo.
Ma il bello (o il brutto) è che questa strategia è ovunque: dalla frutta confezionata ai cosmetici, dai fast food alle banche. E non è solo una questione di estetica, ma di pura psicologia della percezione. I colori scatenano reazioni istintive, ci danno sensazioni di freschezza, qualità, lusso o convenienza. E così, senza accorgercene, finiamo per mettere nel carrello qualcosa che magari non ci serviva affatto.

Come ti fregano e come evitare il tutto
L’analisi è stata eseguita dall’Unione nazionale consumatori. Siete pronti? Partiamo dalla frutta: hai notato che le arance sono quasi sempre in retine rosse? È perché il contrasto con il loro colore naturale le fa sembrare più vive, succose e dolci. Lo stesso vale per i limoni. Anche nei fast food il colore fa la sua parte: rosso e giallo dominano perché stimolano l’appetito e spingono a mangiare in fretta. Se invece parliamo di prodotti dietetici, le confezioni sono sempre bianche o pastello, per dare un senso di leggerezza e purezza.
E allora, come possiamo difenderci da tutta questa manipolazione cromatica? Facile: la prossima volta che prendi un prodotto al volo, chiediti se lo stai scegliendo perché ne hai davvero bisogno o perché ti ha attirato il suo aspetto. E soprattutto, occhio ai prezzi al chilo e alle etichette.