Allarme rosso per la Terra: c’è un oggetto nello spazio diretto verso di noi | Calcolata la data dell’arrivo: manca pochissimo

Illustrazione di una cometa (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Un oggetto misterioso si sta avvicinando alla Terra: scienziati e curiosi osservano il cielo con crescente inquietudine.
Da sempre l’universo ci guarda, o almeno così ci piace pensare. Le stelle, le comete, quei puntini luminosi nel cielo… ogni volta che succede qualcosa lassù, qui sulla Terra si accende la curiosità. Ed è così anche stavolta: basta una segnalazione, un bagliore fuori posto, e subito partono le ipotesi più disparate. Per qualcuno è solo scienza, per altri l’inizio di qualcosa di molto più grande. Ma una cosa è certa: quando il cielo si muove, non resta mai inosservato.
Nonostante le tecnologie super avanzate, alcuni fenomeni continuano a sfuggire a ogni logica. Ed è proprio questo a rendere il tutto affascinante, no? Quando la scienza inizia a tentennare, allora lì si aprono scenari che sembrano usciti da un film – o da un sogno, o da un incubo, dipende dai punti di vista.
Poi c’è quell’altro discorso: gli alieni. Ogni volta che qualcosa di strano si muove nello spazio, saltano fuori le solite teorie. Alcune davvero assurde, altre invece, be’, un pizzico più intriganti. Tra scienziati che ridacchiano e altri che invece iniziano a prendere certe idee un po’ più sul serio, la linea tra realtà e fantascienza si fa sottile. E anche se non c’è nulla di confermato (anzi), le domande restano. E fanno rumore.
Intanto la rete impazzisce. Sui social si moltiplicano i video, i post, le dirette in cui si parla di “oggetti misteriosi”, “contatti imminenti”, “segnali inspiegabili”. Tra il catastrofismo e la teoria del complotto, il pubblico si divide come al solito. Ma una cosa la possiamo dire: qualcosa di davvero insolito è stato osservato. E mentre gli esperti analizzano dati e tracciano rotte, là fuori – nello spazio – qualcosa si muove.
Una scoperta che lascia parecchi dubbi
Come riporta anche Supereva, un oggetto battezzato 3I/ATLAS è stato individuato il 1° luglio scorso. Non è un semplice puntino nel cielo: si muove a una velocità folle, circa 135.000 miglia orarie, e – secondo i calcoli – dovrebbe avvicinarsi al nostro sistema solare intorno al 29 ottobre. Nessun impatto previsto (almeno per ora), ma comunque parliamo di una distanza minima di “soli” 130 milioni di miglia.
Fin qui, tutto nella norma. O quasi. Perché questo corpo celeste ha delle caratteristiche che hanno fatto alzare più di un sopracciglio tra gli scienziati. L’orbita è retrograda, ma perfettamente allineata al piano dell’eclittica. Non ha la classica “coda” da cometa, però si muove lungo una traiettoria che lo porta vicino a Venere, Marte e persino Giove. Un allineamento così preciso? Le probabilità che succeda per caso sono praticamente nulle.

Teorie spaziali (in tutti i sensi)
Tra gli studiosi che hanno preso in esame 3I/ATLAS c’è anche Abraham Loeb di Harvard, uno che già in passato aveva ipotizzato robe da fantascienza. Anche stavolta non si è tirato indietro: secondo lui, l’oggetto potrebbe essere… una navicella aliena. Ok, lo ha detto come esercizio teorico, eh. Però l’idea di una tecnologia non terrestre – magari progettata per esplorare o persino interagire – sta prendendo piede tra alcuni ricercatori.
Si parla addirittura di una vela solare, capace di sfruttare la luce del Sole per frenare e restare “ancorata” al sistema. E poi quella cosa del perielio – il passaggio dietro il Sole – potrebbe permettere manovre non rilevabili, come se l’oggetto volesse farsi vedere il meno possibile. Ipotizzano missioni di esplorazione, rilascio di sonde, o – in casi estremi – un passaggio molto vicino alla Terra tra novembre e dicembre. Ma, ehm, niente panico: l’ipotesi più probabile resta quella di un oggetto naturale. Almeno per ora.