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Vai in Posta e ti fregano 6 mila euro: segnalata la nuova TRUFFA DEL PACCO | Correntisti avvisati: ci sono già delle vittime

Poste Italiane

Truffa alle Poste Italiane (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

La fantasia dei truffatori non conosce limiti: il nuovo raggiro ha sfiorato i 6mila euro, la dinamica della truffa è sorprendente.

C’è chi si finge un maresciallo, chi un avvocato, chi addirittura un familiare in difficoltà. Negli ultimi anni, le cronache hanno raccontato di trucchi sempre più elaborati, capaci di colpire persone comuni in momenti di fragilità. Quello che non cambia mai è la velocità con cui i truffatori si reinventano, sfruttando attualità e notorietà per rendere più credibili le proprie invenzioni.

Molte vittime, spesso anziane o colte di sorpresa, finiscono intrappolate in questi inganni, convinte di dover aiutare un parente o di poter ricevere un dono inatteso. Eppure, dietro quelle telefonate o quei messaggi rassicuranti, si nasconde quasi sempre una richiesta di denaro. È in questi momenti che la lucidità può fare la differenza tra perdere migliaia di euro e salvarsi in extremis.

Le Poste italiane, consapevoli del fenomeno, hanno intensificato negli ultimi mesi le campagne informative, distribuendo vademecum e consigli pratici per evitare che i cittadini cadano in queste trappole. Nonostante ciò, i truffatori continuano a inventare nuove strategie, adattandosi di volta in volta alle circostanze.

Il dato più recente, reso noto dall’azienda, parla di un calo del 63% delle truffe registrate negli uffici postali rispetto al 2023. Ma la minaccia rimane concreta: basta un sms, una voce sicura dall’altra parte del telefono e la promessa di un regalo per spingere chiunque a compiere un gesto avventato.

Un piano escogitato con finta generosità

In questo contesto si inserisce l’episodio avvenuto a Negrar di Valpolicella, dove un uomo ha contattato una donna presentandosi come Matteo Bocelli, figlio del celebre tenore Andrea. La promessa era accattivante: un pacco contenente denaro e altri regali. In cambio, però, la signora avrebbe dovuto effettuare un versamento di circa 6mila euro tramite postagiro.

Il colpo sembrava destinato ad andare a segno, ma qualcosa ha insospettito la direttrice dell’ufficio postale locale, Cristina Remondini. Notando la cliente sotto pressione e leggendo la causale sospetta del pagamento, ha capito che dietro quell’operazione poteva nascondersi un raggiro. La sua prontezza ha permesso di bloccare tutto prima che fosse troppo tardi.

Sportello
Sportello delle Poste Italiane (Canva foto) – www.sciencecue.it

La trappola e l’intervento decisivo

«Le ho spiegato che si trattava di una truffa, ma lei continuava a ricevere insistenti telefonate», ha raccontato Remondini. Per guadagnare tempo, la direttrice ha persino simulato un guasto al terminale, finché non è riuscita a coinvolgere i carabinieri e il marito della donna. È stato così che il tentativo di frode è stato sventato, evitando la perdita di una somma considerevole.

Come ricorda L’Arena, questo episodio è solo uno dei tanti esempi di come i truffatori possano fingersi persino personaggi pubblici pur di ottenere denaro. Da qui l’invito delle Poste a non fidarsi mai di messaggi o telefonate che richiedono versamenti per ricevere regali. La fantasia dei malintenzionati è infinita, ma con la giusta attenzione si possono smascherare anche i raggiri più ingegnosi.