Patatine in busta, se vedi queste sullo scaffale devi evitarle come la peste: sono le peggiori sul mercato | Le mangi e stai malissimo

Attenzione chips patatine in busta (Canva foto) - www.sciencecue.it
Sotto la lente le patatine più amate, tra sorprese positive e prodotti meno convincenti: queste devi assolutamente evitarle.
Le patatine in busta hanno un posto speciale nelle abitudini di consumo degli italiani. Che si tratti di una festa per bambini o di un aperitivo tra amici, questo snack croccante accompagna momenti di convivialità ed è spesso considerato un piccolo piacere irrinunciabile. La loro diffusione capillare, però, solleva da tempo una domanda: quanto conosciamo davvero ciò che mangiamo?
Dietro il gusto invitante si nasconde un universo fatto di ricette, tecniche di lavorazione e valori nutrizionali molto diversi. Alcune confezioni promettono leggerezza, altre puntano su sapori speziati o formati particolari. Ma non sempre l’etichetta racconta tutta la verità, ed è qui che entrano in gioco le analisi indipendenti, capaci di offrire una fotografia più obiettiva.
Proprio questo è stato l’obiettivo di un recente studio, che ha messo a confronto numerosi snack salati presenti sugli scaffali dei supermercati. Sono stati valutati non solo gli ingredienti, ma anche aspetti come la presenza di additivi e la dimensione delle porzioni consigliate. In questo modo, è stato possibile delineare un quadro più completo della qualità dei prodotti che finiscono nelle nostre ciotole.
Un dettaglio interessante riguarda i criteri utilizzati: a pesare di più non è stato solo il gusto, ma soprattutto la valutazione nutrizionale, che ha inciso oltre la metà del punteggio finale. Seguivano altri parametri come additivi, grado di trasformazione e uso di edulcoranti. Uno strumento di riferimento importante è stato il Nutri-score, un sistema adottato in diversi Paesi europei per guidare i consumatori verso scelte più equilibrate.
Quando la classifica riserva sorprese
Lo studio ha riguardato quattro categorie di snack: le patatine classiche, quelle aromatizzate, gli snack a base di mais e i nachos o tortillas. Come ricorda Il Mattino, le differenze tra i prodotti testati non sono state trascurabili, e in alcuni casi hanno portato a risultati sorprendenti.
Tra le patatine classiche spiccano quelle che hanno saputo coniugare un ridotto contenuto di sale con una buona croccantezza. Anche nelle versioni aromatizzate non sono mancate note positive, in particolare per alcune ricette artigianali che hanno ottenuto punteggi interessanti.

I prodotti meno convincenti secondo i test
Se alcune referenze hanno superato la prova a pieni voti, altre hanno mostrato risultati deludenti. È soprattutto il settore degli snack a base di mais a rivelarsi critico: in più di un caso, il punteggio si è fermato in area “accettabile” o addirittura “scarso”. Gli esperti hanno segnalato valori poco incoraggianti legati a additivi, eccesso di grassi e scarso profilo nutrizionale.
Anche tra le patatine aromatizzate e i nachos non sono mancati prodotti meno brillanti, penalizzati da un equilibrio poco soddisfacente tra sale, aromi e apporto calorico. La classifica mostra quindi come non tutte le confezioni sugli scaffali abbiano lo stesso livello di qualità: alcune si distinguono positivamente, altre si fermano in fondo, offrendo un’esperienza di consumo meno convincente dal punto di vista nutrizionale.