Chiama subito il commercialista: torna a disposizione il Superbonus 110 | In queste regioni si può ancora fare richiesta

Ritorna, ma con dei limiti (canva.com) - www.sciencecue.it
Superbonus 110% di nuovo disponibile, ma solo in quattro regioni: ecco come fare domanda e il testo che lo rende fattibile.
Rimettere a nuovo la propria abitazione spesso implica affrontare un labirinto di pratiche burocratiche e problemi economici. In certe situazioni, però, lo Stato interviene con aiuti speciali che vanno oltre le solite misure.
Un esempio lampante è il Superbonus 110%, una manovra che ha caratterizzato il mondo delle costruzioni negli ultimi anni, diventando l’emblema di una politica economica volta alla ripresa.
Dopo diverse modifiche, rinvii e cambiamenti, questa opportunità si ripresenta, seppur con delle restrizioni.
Per tanti nuclei familiari e professionisti si presenta dunque un’occasione da non perdere, da sfruttare subito. Vediamo cosa stabilisce la nuova legge, a chi si rivolge e perché è fondamentale muoversi senza indugi.
I dettami del bonus
Come segnalato da Immobiliare, attraverso il DL datato 30 giugno 2025, n. 95, denominato anche “Decreto Economia”, il Governo ha formalmente esteso fino al 31 dicembre 2026 l’opzione di avvalersi del Superbonus 110% per lavori di rifacimento privati. L’agevolazione, però, si applica unicamente alle zone colpite da terremoti a partire dal 24 agosto 2016, con relativa dichiarazione di stato di emergenza. Le regioni coinvolte in questa proroga sono Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, dove il sisma ha provocato ingenti danni strutturali agli edifici residenziali.
Il riferimento normativo è l’articolo 4 del DL 95/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno 2025 e in vigore dal 1° luglio. Il comma 2 dell’articolo introduce un nuovo comma 8-ter.1 all’articolo 119 del DL 34/2020, con questa specifica: “Per gli interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a far data dal 24 agosto 2016 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, la detrazione per gli incentivi fiscali di cui ai commi 1-ter e 4-quater spetta anche per le spese sostenute nell’anno 2026, nella misura del 110 per cento […]”.

Limiti e criteri di accesso
L’agevolazione presenta limiti sia territoriali che relativi ai criteri di ammissibilità: le procedure devono interessare immobili danneggiati, attestati da scheda Aedes (o documentazione simile), e che abbiano già impegnato i 330 milioni di euro stanziati dal DL 39/2024. In aggiunta, chi decide di non usufruire del contributo per la ricostruzione, può accedere al cosiddetto Superbonus “potenziato“, con un limite di spesa detraibile più alto.
Rimane valida l’opzione di richiedere lo sconto in fattura oppure la cessione del credito secondo l’art. 121 del DL 34/2020. Il finanziamento totale allocato per il 2026 ammonta a 100 milioni di euro; data la continua trasformazione del quadro economico e delle leggi, è essenziale rivolgersi a un commercialista o a un professionista del settore per analizzare la propria situazione e, se necessario, avviare la domanda.