Dal Giappone è giunto anche in Italia: allarme per un nuovo INSETTO ASSASSINO in queste zone | Uccide tutto quello che tocca

Illustrazione di un pericolo (Canva FOTO) - sciencecue.it
Dall’Italia al Giappone, questa specie aliena sta portando un po’ di scompiglio, e purtroppo la situazione non è molto positiva.
Quando si pensa agli animali pericolosi, l’immaginario corre subito a squali e serpenti velenosi. In realtà, anche creature insospettabili possono rivelarsi letali: zanzare, meduse o perfino piccoli pesci nascondono insidie spesso sottovalutate.
Il concetto di “pericoloso” dipende dal contesto. Alcuni animali attaccano per difesa, altri per istinto predatorio. C’è chi usa il veleno, chi sfrutta la forza bruta, chi si affida a strategie silenziose ma letali, come i parassiti.
Tra i più temuti ci sono cobra, orsi, coccodrilli e ragni velenosi. Ma in cima alla lista per numero di vittime c’è la zanzara, a causa delle malattie che può trasmettere, come la malaria o la dengue.
Studiare questi animali non serve solo per difendersi: aiuta a capire meglio il loro ruolo negli ecosistemi e il modo in cui convivono con l’uomo. Perché spesso, dietro la paura, si nasconde solo mancanza di conoscenza.
Un grande grattacapo
Il nome può sembrare innocuo, quasi buffo, ma il coleottero giapponese, Popillia japonica, è tutto fuorché simpatico. Si presenta con un aspetto brillante, verde metallizzato con riflessi bronzei, e non supera il centimetro. Però dietro quell’armatura luccicante si nasconde un vero distruttore di giardini. E il guaio è che attacca in tutte le fasi della vita: da larva sotto terra, dove distrugge le radici dei prati, fino all’età adulta, quando si accanisce su foglie e fiori lasciando solo scheletri vegetali.
Come riportato da Ciclamino, il danno che può causare non è affatto trascurabile. Questo insetto, ormai presente in molte zone del Nord Italia, soprattutto Lombardia e Piemonte, è in grado di colpire più di 300 specie diverse, tra piante da frutto come pesco e vite, e ornamentali come rose, iris, glicine.

Come difendersi da questa minaccia
Uno dei più semplici è costruire trappole fai-da-te con bottiglie di plastica, acqua, zucchero e lievito. Funzionano attirando i coleotteri con l’odore dolciastro, ma bisogna fare attenzione: se non sono ben progettate, rischiano di attirarne più di quanti riescano a catturarne.
Altri rimedi utili sono la terra di diatomee, da spolverare attorno alle piante, e l’olio di neem, da spruzzare sulle foglie nelle ore fresche del giorno. Anche le classiche reti anti-insetto restano valide, specie per alberi giovani o orti domestici. In caso di infestazioni più serie, però, l’unica è la raccolta manuale, quando i coleotteri sono più lenti, ma è sempre buona norma segnalare eventuali avvistamenti ai servizi fitosanitari regionali, che possono attivare monitoraggi e interventi mirati.