“Solo chiamate d’emergenza”: mai più problemi di linea con questo ABBONAMENTO | Potrai telefonare anche dal monte Everest

Ecco il futuro della comunicazione (Freepik Foto) - www.sciencecue.it
Negli ultimi anni, la connettività è diventata una necessità fondamentale, ben oltre le aree urbane.
Che si tratti di lavoro, emergenze o semplicemente di restare in contatto con i propri cari, la possibilità di comunicare ovunque è sempre più richiesta.
Le tecnologie si evolvono, cercando di superare i limiti geografici e ambientali. Le montagne, le foreste, il mare aperto: territori affascinanti ma spesso ai margini della copertura telefonica tradizionale. Eppure, proprio da questi luoghi arrivano le richieste più impellenti di connessione stabile.
Gli utenti, oggi, si aspettano di poter utilizzare i propri dispositivi in qualunque condizione. Ma tra aspettative e realtà c’è spesso un divario. Le soluzioni esistenti sono costose, complesse o limitate a situazioni d’emergenza.
Il futuro però sembra riservare sorprese importanti. Una nuova fase della connettività è alle porte e, pur senza fare promesse immediate per tutti, porta con sé un potenziale trasformativo per la telefonia mobile.
Una novità che cambia le regole
Dal 15 luglio 2025, in alcuni paesi selezionati, entrerà in funzione un servizio che promette di eliminare una volta per tutte i problemi di linea nelle aree più isolate. Si tratta della connessione diretta tra smartphone e satelliti, resa possibile dalla tecnologia “Direct to Cell” sviluppata da Starlink, il servizio Internet satellitare di SpaceX.
Secondo quanto riportato da Money.it, alcuni modelli di smartphone – tra cui iPhone 14, 15 e 16, Pixel 9, diversi Samsung Galaxy e Motorola Razr – saranno compatibili con questo sistema, senza bisogno di hardware aggiuntivo o app dedicate. Al momento, il servizio sarà limitato agli Stati Uniti grazie a un accordo con l’operatore T‑Mobile, ma l’espansione globale è già nei piani.

Tecnologie pronte, ma tempi diversi
Il funzionamento è semplice solo in apparenza: i dispositivi si connettono automaticamente ai satelliti Starlink in orbita bassa, sfruttando le stesse frequenze 4G e 5G che usano con le torri cellulari. Questo permette di inviare messaggi e chiamate di emergenza anche in luoghi senza alcuna copertura terrestre, come deserti, oceani o vette montuose.
Tuttavia, come sottolinea sempre Money.it, in Italia e in Europa ci sarà ancora da aspettare: nessun accordo è stato ancora siglato con gli operatori locali, e i primi test ufficiali nel nostro continente sono previsti non prima del 2026. Nel frattempo, il servizio si amplierà gradualmente negli USA per includere anche traffico dati, aprendo la strada a un nuovo modo di concepire la comunicazione mobile.
Una novità di questo tipo rappresenta un punto di svolta per la comunicazione mobile. Superare i limiti della copertura tradizionale significa offrire sicurezza, accessibilità e continuità, ovunque ci si trovi. Anche se in Italia bisognerà attendere, la direzione è ormai chiara: il futuro della telefonia passa dallo spazio. Con l’espansione della rete Starlink e l’interesse degli operatori globali, presto anche le zone più remote non saranno più fuori portata. Una rivoluzione silenziosa, ma concreta.