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Non dovrai stirare mai più: il trucco è questo tasto della lavatrice | Basta premerlo e avrai il bucato senza nemmeno una piega

Illustrazione di una persona mentre stira (Canva FOTO) - sciencecue.it

Illustrazione di una persona mentre stira (Canva FOTO) - sciencecue.it

Non servirà più stirare se utilizzerai questo trucchetto. Ti fa risparmiare molto tempo, l’importante è premere quel bottone.

Le pieghe del bucato non sono solo un fastidio domestico: sono il risultato visibile di processi fisici precisi. Quando i tessuti si raffreddano dopo il lavaggio o l’asciugatura, le fibre si bloccano nella posizione in cui si trovano, creando pieghe e increspature.

A livello microscopico, le molecole delle fibre tessili come il cotone o il poliestere, si legano tra loro attraverso interazioni chimiche deboli. Il calore e l’umidità rompono temporaneamente questi legami, mentre il raffreddamento li fissa nuovamente, spesso in forme indesiderate.

Non tutte le fibre reagiscono allo stesso modo. I tessuti sintetici tendono a piegarsi meno grazie alla loro struttura regolare, mentre le fibre naturali, più sensibili all’umidità e al calore, sono più inclini a segnarsi. 

Le pieghe, in fondo, sono tracce fisiche della storia recente del tessuto: raccontano come è stato trattato, dove è stato compresso, e in che condizioni si è asciugato.

Pieghe, tempo e pazienza

Fare il bucato è una di quelle cose che si danno quasi per scontate, finché non ci si trova a fare i conti con una montagna di vestiti da stirare. Tra lavare, stendere, aspettare che tutto asciughi e poi raccogliere, passano ore e spesso senza neanche accorgersene. Ed è proprio in mezzo a tutto questo che nasce la voglia, più che legittima, di semplificare almeno una parte della faccenda.

Se si riesce a ridurre le pieghe durante il lavaggio, magari si riesce anche a saltare la fase dello stiro. Sarebbe già un bel traguardo, no? Trovare una scorciatoia in questo campo non è impossibile, ma bisogna conoscere qualche trucco. Alcuni accorgimenti pratici, quelli semplici che spesso si sottovalutano, possono davvero cambiare il modo in cui si affronta la lavatrice. 

Illustrazione di un bucato appena raccolto (Canva FOTO) - sciencecue.it
Illustrazione di un bucato appena raccolto (Canva FOTO) – sciencecue.it

I gesti che fanno la differenza

Come riportato da Idealista, il primo punto da tenere a mente è che la lavatrice non andrebbe mai caricata fino all’orlo. Quando i vestiti stanno troppo stretti, non riescono a muoversi bene durante il lavaggio e finiscono per schiacciarsi l’uno sull’altro. Meglio lasciargli un po’ di spazio per “respirare”. Poi c’è l’ammorbidente, che non è solo una questione di profumo. Le fibre, se ben ammorbidite, tendono a deformarsi meno, e di conseguenza restano più lisce.

Anche la centrifuga conta: se si imposta una velocità media, diciamo intorno ai 600 giri al minuto, si riesce a trovare un equilibrio tra l’eliminazione dell’acqua e la riduzione delle grinze. In più, lavare a temperature basse aiuta a mantenere le fibre più elastiche e meno soggette a piegarsi in modo permanente. Un tasto quindi può fare miracoli.