Nemmeno i colossi sopravvivono: chiude i battenti il supermercato più famoso in Italia | Dipendenti già mandati a casa

Illustrazione di un supermercato chiuso (Canva FOTO) - sciencecue.it
Purtroppo la situazione è critica, e sono tantissimi i supermercati che sono costretti a chiudere. Ma cosa sta succedendo?
Quando un supermercato chiude definitivamente, dietro quella serranda abbassata c’è quasi sempre una combinazione di fattori economici e strategici.
Non si tratta mai di una decisione presa alla leggera: le chiusure arrivano dopo mesi, se non anni, di bilanci in perdita, calo delle vendite o difficoltà legate al territorio.
Uno dei motivi principali è la bassa redditività: se il punto vendita non riesce a coprire i costi di gestione tra personale, affitto, bollette e rifornimenti, diventa insostenibile mantenerlo aperto.
Anche le strategie aziendali giocano un ruolo decisivo. Alcune catene decidono di ritirarsi da intere aree geografiche, magari per puntare su modelli diversi, come il franchising o il commercio online. Altre per per via della concorrenza.
Un taglio che fa rumore
Come riportato da La Repubblica, nel cuore di Milano 175 lavoratori Carrefour hanno appena ricevuto una notizia difficile da digerire: verranno licenziati. Il colosso della grande distribuzione ha infatti annunciato una drastica riduzione del personale nella sede centrale italiana, che attualmente conta circa 700 dipendenti.
In pratica, un taglio netto del 25%. La motivazione ufficiale? Una riorganizzazione strategica, con l’obiettivo di spingere ancora di più sul modello del franchising e ridurre la gestione diretta. Dietro questa ristrutturazione, però, c’è una situazione economica tutt’altro che brillante. Negli ultimi anni, i conti di Carrefour Italia sono andati peggiorando. Come riportato da La Repubblica, le perdite nel 2023 erano già consistenti, ma nel 2024 hanno toccato quota 93,5 milioni di euro, su un fatturato in calo del 5,3% (pari a 3,63 miliardi di euro).

Una situazione particolare
Quella dei licenziamenti non sembra una scelta isolata, ma parte di un disegno più ampio. Da mesi circolano voci sempre più insistenti su una possibile uscita graduale di Carrefour dal mercato italiano. Già molte filiali, infatti, sono passate sotto gestione in franchising, e le trattative per la cessione dei punti vendita a competitor italiani come Esselunga, Conad o Lidl sembrano sempre più concrete.
Secondo la Repubblica, sarebbero in gioco ben 18 000 posti di lavoro. Una cifra davvero enorme, che renderebbe questa uscita uno dei casi più significativi nella storia recente della grande distribuzione in Italia. Ovviamente, i sindacati non sono rimasti a guardare chiedendo garanzie per chi rischia di restare fuori da un giorno all’altro. Le decisioni, purtroppo, finali spetteranno alla sede centrale francese.