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Ultim’ora: allarme per un nuovo “MOSTRO MARINO” | È lungo almeno 3 metri e con il suo aculeo può tagliarti un arto

Illustrazione di un mostro marino (Canva FOTO) - sciencecue.it

Illustrazione di un mostro marino (Canva FOTO) - sciencecue.it

Questo straordinario “mostro” è stato avvistato recentemente. Bisogna prestare attenzione però, altrimenti passerai qualche guaio.

I mostri marini hanno popolato l’immaginario umano fin dall’antichità, tra racconti di marinai, mappe medievali e leggende tramandate nei porti. Erano creature misteriose e spesso terrificanti, nate dal timore per l’ignoto e dall’incontro con animali reali poco conosciuti.

Molti di questi “mostri” erano in realtà grandi animali marini come calamari giganti, capodogli o squali, visti da lontano o ingigantiti dall’emozione del momento. Alcune storie, però, restano ancora oggi avvolte nel mistero, alimentando il fascino per ciò che si nasconde negli abissi.

Il mito del Kraken, ad esempio, nasce probabilmente dall’avvistamento di enormi cefalopodi, mentre serpenti marini e pesci enormi sono stati descritti nei resoconti di esploratori e navigatori. La scienza moderna ha spiegato molte di queste apparizioni, ma non tutte.

Anche oggi, nonostante i satelliti e i robot subacquei, l’oceano profondo resta in parte inesplorato. E così, l’idea che là sotto possa celarsi qualcosa di sconosciuto, continua ad affascinare e far sognare.

Quando il mare sorprende tutti

Scene da documentario in piena estate sarda: acque cristalline, bagnanti rilassati… e all’improvviso, enormi creature che sfiorano le gambe a pochi metri dalla riva. Non è fantascienza né una leggenda locale. Sono le mobule, comunemente chiamate “diavoli di mare”, che negli ultimi giorni hanno fatto la loro comparsa in spiagge frequentatissime, da Mari Ermi a Mugoni, fino a Fiume Santo. E non una soltanto: se ne contano almeno quattordici, in aumento.

La sorpresa non è tanto la loro presenza, quanto la vicinanza. Questi animali, con “ali” che superano i tre metri, di solito vivono in mare aperto, lontani dal frastuono delle coste. Eppure stavolta hanno scelto le baie, quasi a voler dire qualcosa. La gente li osserva tra stupore e un pizzico di timore, perché non capita tutti i giorni di ritrovarsi accanto a un gigante silenzioso del mare.

Illustrazione di una mobula (Wikipedia sarahfaulwetter FOTO) - sciencecue.it
Illustrazione di una mobula (Wikipedia sarahfaulwetter FOTO) – sciencecue.it

Qualche dettaglio in più

Come riportato da Il Messaggero, La domanda che si fanno in tanti è semplice: perché sono lì? Gli esperti parlano di ipotesi, ma di certezze non ce ne sono. Potrebbe trattarsi di un effetto legato ai cambiamenti climatici, oppure a disturbi nelle correnti, forse persino a malattie che alterano il comportamento di questi animali. 

Nel frattempo, i biologi del progetto europeo “European Shark” stanno monitorando la situazione. Il consiglio, ribadito anche dai ricercatori, è chiaro: meglio non toccarle, non disturbarle, anche se sembrano tranquille. Meglio comunque prestare molta attenzione, soprattutto dopo il loro avvistamento.