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“Morti che camminano”: mostri zombie sono tra di noi | Attaccano tutte le specie viventi e si cibano dei loro organi

Zombie (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Zombie (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Una minaccia silenziosa agisce nell’ombra: creature controllate da funghi trasformano il corpo in un’arma per diffondere l’infezione.

Hai presente quegli zombi che si vedono nei film? Gente mezza marcia che barcolla in giro, senza più coscienza, solo con la voglia di fare a pezzi chiunque gli capiti a tiro. Ecco, quello è l’immaginario classico, quello hollywoodiano, ma—e qui viene il bello—non è del tutto una fantasia. O meglio, non nel modo in cui pensiamo. In natura esistono davvero organismi che prendono il controllo di altri esseri viventi, trasformandoli in marionette senza volontà. No, non è la trama di un film. Succede davvero.

Se ci pensi, è quasi più inquietante della finzione. Cioè, sapere che là fuori ci sono meccanismi biologici reali capaci di manipolare un corpo vivente… beh, non è roba da poco. È una di quelle scoperte che ti fanno rileggere certi episodi horror con occhi diversi. Perché la natura, quando decide di giocare sporco, lo fa con un’efficienza che fa impallidire qualsiasi sceneggiatore.

Ci sono esseri viventi che diventano ostaggi del proprio corpo, e no, non per scelta. Qualcosa dentro di loro—un agente esterno, un parassita, un fungo—li spinge a fare cose contro ogni logica. E il peggio è che lo fanno con una precisione chirurgica. Non è solo istinto o reazione: è un programma, una sequenza scritta da qualcun altro. È controllo puro.

E più si studiano questi fenomeni, più diventa chiaro che non sono eccezioni. Anzi. Alcuni di questi “programmi biologici” si ripetono, funzionano quasi sempre nello stesso modo, e si sono evoluti apposta per essere così efficaci. È come se la natura stessa avesse copiato la sceneggiatura di un film dell’orrore, solo che lo ha fatto milioni di anni prima.

Quando un fungo prende il telecomando

Uno degli esempi più pazzeschi è quello del fungo Ophiocordyceps unilateralis. Il nome è complicato, ma il concetto è semplice: entra nel corpo di una formica e ne prende il controllo. Tipo possessione demoniaca, solo che qui c’è scienza, non esorcismi. Succede soprattutto a una certa specie, le Camponotus atriceps, e di solito in ambienti umidi, tropicali.

Ma attenzione: non agisce come si pensava un tempo. Il fungo non entra nel cervello. In realtà, si diffonde in tutto il corpo, evitando proprio quella zona. Strano, vero? Controlla comunque i movimenti della formica, ma lo fa manipolando le fibre muscolari con delle molecole che interferiscono con il sistema nervoso. Insomma, una roba da far impallidire qualsiasi esperimento di laboratorio. E non finisce qui.

Un gruppo di formiche (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Un gruppo di formiche (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

Il corpo diventa un’arma per contagiare altri

Dopo aver guidato la formica lontano dal formicaio, il fungo la spinge a trovare un posto preciso—tipo una foglia esposta, o un ramo, a una certa altezza dal suolo. Lì la formica si ferma. Muore. E poi inizia lo spettacolo macabro: dal cranio dell’insetto sbuca una sorta di stelo, il corpo fruttifero, da cui vengono rilasciate nuove spore pronte a infettare altri malcapitati.

Questa storia, assurda e affascinante allo stesso tempo, ha ispirato anche il celebre videogioco (e poi serie TV) The Last of Us. Ma niente panico, eh—come riporta anche Radiotelevisione svizzera RSI, questi funghi non colpiscono gli esseri umani. Si limitano a insetti e altri piccoli organismi. Però l’idea che esista qualcosa del genere, là fuori… beh, non si dimentica tanto facilmente.