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Nel freezer della nonna ho trovato i cuscini: non solo in estate, ma anche in inverno | Così ho scoperto il trucco per dormire meglio

Incredibile, vero?

Cuscini nel freezer (Canva) - sciencecue.it

Trovare i cuscini nel freezer è qualcosa di molto singolare: eppure, questa è la nuova frontiera della pulizia moderna.

Quando pensiamo ai germi in casa, spesso immaginiamo il bagno come il luogo più contaminato. In realtà, molti altri oggetti d’uso quotidiano, nascondono una quantità sorprendente di batteri e microrganismi invisibili.

La cucina, ad esempio, è uno dei punti più critici: poiché le spugne, i taglieri e i lavandini, possono diventare veri e propri focolai di germi, soprattutto se non vengono puliti e sostituiti regolarmente.

Anche i dispositivi tecnologici, come telefono, telecomando o tastiera del computer, accumulano sporco e batteri ogni giorno, poiché li tocchiamo continuamente con le mani, spesso sporcandoli senza rendercene conto.

Infine, non bisogna dimenticare i tessuti, come asciugamani, lenzuola (di cui parleremo a breve) e tappeti, i quali trattengono umidità e residui organici: creando un ambiente ideale per la proliferazione di microbi. La soluzione? Igiene costante e una corretta manutenzione domestica.

Il lato nascosto del sonno

Ogni notte, mentre dormiamo, il nostro corpo rilascia sudore, sebo, e miliardi di cellule morte che si accumulano sui tessuti del letto. In un solo riposo notturno, infatti, possiamo perdere fino a un litro di sudore, e decine di grammi di grasso cutaneo, che si depositano proprio su lenzuola, federe e materassi. L’umidità intrappolata fra le fibre, e la scarsa ventilazione della stanza, creano quindi un ambiente ideale per la proliferazione di microrganismi invisibili, ma potenzialmente dannosi (come sottolinea supereva.it).

Acari, batteri e funghi, non a caso, prosperano in questo microclima caldo e umido. Gli acari, si nutrono di cellule morte, e rilasciano sostanze che possono causare allergie e irritazioni cutanee. Nei cuscini, inoltre, possono svilupparsi muffe e funghi come l’Aspergillus fumigatus, pericolosi per chi soffre di asma, o ha un sistema immunitario fragile. Ecco perché, lavare regolarmente lenzuola e cuscini, diventa quindi una misura fondamentale di prevenzione e salute domestica. Ma ogni quanto lavarli? C’è magari un trucco che ci permetterà di dormire meglio? Diamo risposta a entrambe le domande.

Chi lo fa, più spesso?
Cambiare le lenzuola (Canva) – sciencecue.it

Il trucco della nonna per dormire meglio

Lavare i cuscini ogni 4-6 mesi è una buona abitudine per mantenerli freschi e igienici, ma non basta: è fondamentale anche asciugarli alla perfezione. Basta infatti un po’ di umidità residua perché si formino muffe o proliferino funghi: cosa che compromette inevitabilmente la qualità del sonno e, in alcuni casi, causando allergie. Meglio quindi seguire sempre le istruzioni dell’etichetta, lavandoli a bassa temperatura e asciugandoli al sole o in asciugatrice, finché non risultano completamente asciutti anche all’interno.

Un trucco poco conosciuto ma davvero utile consiste nel metterli in freezer per circa otto ore. Il freddo estremo è un nemico naturale di acari e batteri: li neutralizza senza bisogno di detergenti aggressivi o additivi chimici. Basta inserire il cuscino in una busta di plastica pulita, lasciarlo nel congelatore per una notte e poi farlo arieggiare qualche ora prima di usarlo di nuovo. Un gesto semplice, ma molto efficace per mantenere a lungo la sensazione di pulito e limitare gli allergeni.