Home » Legge 104, dovete scordarvi i tre giorni di permesso ogni mese: la musica è cambiata | Quello che facevate prima, adesso non potete farlo

Legge 104, dovete scordarvi i tre giorni di permesso ogni mese: la musica è cambiata | Quello che facevate prima, adesso non potete farlo

104 legge

Cambia la musica (canva.com) - www.sciencecue.it

Legge 104: cambia la musica sui giorni di permesso. Modifiche sui tre giorni di permesso mensili: tutte le prossime novità.

Ci sono normative che, più di altre, influenzano notevolmente la vita degli individui. Regole create per proteggere coloro che si trovano in situazioni vulnerabili, che col passare del tempo si adattano e si modificano.

Fra queste, poche hanno avuto un effetto così tangibile come la legge 104, rappresentativa di un’Italia impegnata a bilanciare lavoro, salute e sostegno familiare.

In un Paese in cui le malattie croniche e le condizioni di invalidità coinvolgono milioni di persone, il principio di assistenza non può essere di certo immutabile.

Le famiglie si evolvono, il sistema sanitario si trasforma e le modalità di lavoro si adattano a nuovi ritmi. Questo interessa tutti e, in modo significativo, anche coloro che hanno bisogno di fare riferimento all’applicazione della legge sopraccitata.

Nuovi cambiamenti legislativi

È in questo contesto di cambiamento che si inserisce la modifica della normativa, prevista per il 2026, con aggiornamenti che ridefiniranno il legame tra cura e lavoro, dando inizio a una nuova epoca di protezioni per chi lavora e assiste. A partire dal 1° gennaio dell’anno venturo, come riportato da Leggo, diventeranno operative le modifiche alla Legge 104, che interesseranno sia il settore pubblico che quello privato. Le principali novità riguardano l’aumento dei permessi retribuiti e l’introduzione di un congedo straordinario esteso fino a ventiquattro mesi.

I beneficiari saranno quei dipendenti affetti da patologie oncologiche, croniche o invalidanti, oltre a coloro che supportano familiari in simili condizioni. La nuova normativa prevede dieci ore aggiuntive di permessi retribuiti annuali, da utilizzare per visite, esami e terapie, i quali si uniscono ai tre giorni mensili già esistenti. Nel settore privato, l’indennità sarà anticipata dal datore di lavoro e successivamente rimborsata dall’Inps attraverso un conguaglio contributivo.

Permesso retribuito
Dal 2026 (canva.com) – www.sciencecue.it

Un passo per tutti

La riforma conferma anche la facoltà di richiedere un congedo straordinario fino a due anni totali durante il percorso lavorativo, per assistere un familiare con disabilità grave. Durante tale periodo, precisa Leggo, non ci sarà alcuna retribuzione né contribuzione figurativa, ma sarà possibile riscattare i contributi mediante il pagamento delle somme corrispondenti. Il congedo non permette naturalmente l’effettuazione di altre attività lavorative, garantendo così un’assistenza completamente dedicata.

Un ulteriore progresso riguarda il diritto di priorità nello smart working per chi ritorna dal congedo, compatibilmente con il tipo di lavoro e l’organizzazione dell’azienda; anche i lavoratori autonomi potranno sospendere l’attività fino a trecento giorni all’anno in caso di gravi patologie. Le nuove procedure, più semplici e digitali, faciliteranno la presentazione della domanda tramite certificazione medica inviata al sistema sanitario e convalidata dall’Inps.