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Trasporto pubblico, il BIGLIETTO dell’autobus costerà il doppio: sono in arrivo i temuti rincari | Mazzata terribile per i pendolari

Autobus e soldi (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Autobus e soldi (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Questi rincari mettono in crisi il trasporto pubblico: i costi aumentano e il biglietto dell’autobus rischia di lievitare.

Tra inflazione, bollette e aumenti vari, muoversi in città potrebbe diventare l’ennesima spesa difficile da digerire. Ultimamente si parla sempre più spesso di trasporto messo alle strette, e non solo per i soliti disagi legati ai ritardi o ai mezzi vecchi.

C’è qualcosa di più serio all’orizzonte: i costi nascosti che iniziano a farsi sentire e che, inevitabilmente, potrebbero ricadere su chi il bus lo prende ogni giorno. La questione è piuttosto semplice, anche se non proprio immediata da notare.

Quando le spese operative crescono a un certo punto qualcuno deve pagarle. E sì, spoiler: quasi sempre tocca agli utenti finali. Le aziende di trasporto, già alle prese con bilanci risicati, si trovano spesso costrette a ritoccare le tariffe verso l’alto pur di restare a galla.

Non è la prima volta che succede, ovviamente. Ogni volta che questi prezzi fanno un salto in alto, il sistema intero rischia di sbandare. Basta un rincaro improvviso per mandare in crisi una rete già fragile, che quindi crolla.

Lo spettro dei rincari

Il tutto con effetti a catena su logistica, orari, coperture e – ovviamente – sul prezzo del biglietto. Ecco perché l’equilibrio economico del trasporto è così delicato. Il problema si fa ancora più serio quando si guarda agli utenti più “fedeli” del servizio pubblico.

Pendolari, studenti, anziani senza patente. Per loro un aumento anche di pochi euro può fare la differenza, specie se moltiplicato per andata e ritorno, tutti i giorni. E qui nasce l’apprensione: cosa succede se i costi salgono troppo?

Distributore di carburante (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Distributore di carburante (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

La vera causa dei guai

A scatenare le preoccupazioni questa volta è stata una mossa che, sulla carta, dovrebbe sembrare ragionevole. Ma non lo è per tutti. Faib Confesercenti del Veneto Centrale, come riporta Padova Oggi, ha infatti acceso i riflettori su un ribilanciamento delle accise sui carburanti: taglio sulla benzina, sì, ma aumento sul gasolio. Due nomi noti nel settore non le hanno mandate a dire: oltre il 60% dei rifornimenti in Italia riguarda il gasolio, e aumentare le accise su quel fronte rischia di mettere in difficoltà settori come trasporto, servizi e logistica.

La situazione lascia poco spazio ai dubbi: se non si interviene in fretta, ci saranno conseguenze pesanti. Il punto è proprio questo: se il costo del gasolio continua a salire, le aziende di trasporto non avranno molte scelte. Una di queste potrebbe essere quella di alzare i prezzi dei biglietti, per far fronte all’aumento delle spese.