Home » Acqua sul tavolo, non buttare più soldi in carta assorbente: nel medioevo usavano questa alternativa | Non ti costa nemmeno un euro

Acqua sul tavolo, non buttare più soldi in carta assorbente: nel medioevo usavano questa alternativa | Non ti costa nemmeno un euro

Da non utilizzare più

Basta carta assorbente (Canva) - sciencecue.it

Comprare ancora carta assorbente significa inquinare notevolmente l’ambiente. Quindi, risparmia i soldi per un altro acquisto migliore.

Capita a tutti, prima o poi. Una mano un po’ troppo veloce, un bicchiere che si inclina, e in un attimo l’acqua si rovescia sul tavolo o per terra. È uno di quei piccoli incidenti domestici che fanno parte della quotidianità.

Il primo istinto, ormai, è sempre lo stesso: prendere un rotolo di carta assorbente. È comodo, pratico, si trova ovunque. Ma spesso finisce in un lampo e ci si ritrova con un mucchietto di carta bagnata e inutilizzabile, senza contare lo spreco e i rifiuti che genera.

Decenni fa c’era infatti una soluzione semplicissima e sempre a portata di mano. Bastava un gesto rapido e tutto tornava pulito, senza sprechi né imballaggi da buttare via.

In fondo, non serve molto per tornare a quella praticità del passato. Un piccolo gesto, forse, ma uno di quelli che fanno la differenza tra la fretta moderna e la saggezza di una volta.

Addio carta assorbente, benvenuta sostenibilità

Lo sappiamo tutti, la carta cucina assorbente è un elemento indispensabile nelle nostre case, poiché pratica, versatile, e sempre a portata di mano. Come accennato prima, il suo utilizzo quotidiano genera una gran quantità di rifiuti, e un notevole spreco di risorse naturali. Tanto che, come riportato da tropismi.it, oggi sempre più persone stanno abbandonando la carta assorbente, a favore di soluzioni invece più ecologiche e durature.

Al posto della tradizionale carta monouso, la tendenza più sostenibile è appunto quella di utilizzare tovaglioli e panni di stoffa, che possono esser lavati e riutilizzati infinite volte; riducendo quindi drasticamente l’impatto ambientale, e contribuendo alla riduzione dei rifiuti domestici. Un ritorno a un’abitudine del passato, questo, che proprio oggi assume un  certo valore (moderno e consapevole).

L'alternativa più ecologica
Tovaglioli di stoffa (Canva) – sciencecue.it

Un vantaggio per il portafoglio

Oltre al beneficio ecologico, comunque, i tovaglioli di stoffa rappresentano esattamente una scelta economica, poiché possono essere ricavati anche da vecchi tessuti o vestiti che non usiamo più. E mentre la carta assorbente va acquistata di continuo, e gettata dopo ogni uso, i panni lavabili permettono invece un notevole risparmio nel tempo. Essendo, quindi, un piccolo investimento che ripaga rapidamente.

Nondimeno, i tovaglioli di cotone, a differenza della carta, non irritano la pelle, e mantengono una morbidezza naturale, anche dopo molti lavaggi. Perciò, sceglierli significa, non solo contribuire alla tutela dell’ambiente, ma anche al prendersi cura di sé con un gesto semplice, efficace, e completamente sostenibile.