Non è rimasto nemmeno un esemplare | Dopo secoli si sono perse le tracce di uno degli animali più brutti: si è estinto per sempre

Ossa ed estinzione (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Scomparso nel silenzio più totale, questo animale segna una nuova tappa nella lunga crisi della biodiversità.
Non sempre ci accorgiamo quando un animale sparisce davvero. A volte succede in silenzio, senza clamore, senza articoli in prima pagina. Passano gli anni, nessuno lo vede più… e poi, un giorno, ci si rende conto che forse non c’è più nulla da cercare.
Alcune specie vivono già ai margini del nostro immaginario, figuriamoci delle nostre priorità. Eppure anche loro contano, eccome se contano. La verità è che spesso ci si preoccupa delle tigri, degli elefanti, di quegli animali che tutti conoscono.
Ma nel frattempo, un’intera schiera di creature sta scomparendo senza che ce ne accorgiamo. Niente immagini spettacolari o storie commoventi: solo vuoto. Succede nei boschi remoti, su isole isolate, perfino in ambienti che pensavamo “protetti”. E il peggio è che non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo perso finché è troppo tardi.
C’è poi questo strano meccanismo per cui più un animale è “bruttino” – ok, diciamo poco fotogenico – e più facilmente viene dimenticato. Lontano anni luce dai poster dei documentari, ma fondamentali per gli equilibri naturali. Quando spariscono, di solito lo fanno senza far rumore. Anzi, spesso ci si accorge che erano scomparsi solo perché si smette di trovarli, letteralmente.
Un allarme in questo Paese
E l’Australia, in tutto questo, è un po’ un campanello d’allarme. Un Paese meraviglioso, ricchissimo di biodiversità, ma anche un luogo in cui le estinzioni si succedono una dopo l’altra. Mammiferi che spariscono, spesso per colpa nostra – anche senza volerlo. Predatori introdotti, ambienti modificati, specie invasive… il cocktail perfetto per cancellare una presenza silenziosa.
E così siamo arrivati a quota 39: tante sono le specie di mammiferi estinte in Australia dal 1788. Un numero enorme, se si pensa che rappresenta il 10% di quelle che c’erano prima dell’arrivo dei coloni europei. La scomparsa di questo ulteriore animale non è che l’ultima tacca su una lista che si fa sempre più lunga.

Una notizia che conferma i sospetti peggiori
Come riporta anche Focus, il toporagno dell’isola di Natale è estinto. Parliamo della specie Crocidura trichura, l’unica del suo genere presente in Australia. L’ultimo avvistamento ufficiale risale al 1984. Da allora, niente più tracce. Viveva in un piccolo lembo di terra sperduto a sud dell’Indonesia, che però fa parte del territorio australiano. Lunga coda, pochi centimetri di lunghezza, cinque grammi di peso: una specie minuscola e sfuggente, tanto che le foto disponibili sono pochissime. Studiarlo era già complicato, figuriamoci proteggerlo. Eppure, era lì che teneva in piedi un pezzo di ecosistema.
La conferma dell’estinzione è arrivata anche da un dato curioso e un po’ inquietante: nessuna traccia del toporagno è mai stata trovata nello stomaco dei gatti selvatici soppressi sull’isola, e ne sono stati esaminati centinaia. Se ne fosse rimasto uno solo, probabilmente… sarebbe finito lì. Questo significa che la specie potrebbe essersi estinta anche vent’anni fa, e solo ora ci siamo arresi all’evidenza. Ma c’è ancora chi spera di sbagliarsi. Magari, da qualche parte, uno di quei minuscoli esserini è ancora nascosto.