Home » I cittadini devono chiudersi in casa : tutta l’Italia sta per finire sotto l’acqua | Siamo ormai in uno stato di grave emergenza

I cittadini devono chiudersi in casa : tutta l’Italia sta per finire sotto l’acqua | Siamo ormai in uno stato di grave emergenza

Pioggia intensa (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Pioggia intensa (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

L’autunno si fa sentire: tra instabilità crescente e previsioni incerte, il meteo italiano entra in una fase critica.

Ogni volta che l’autunno entra nel vivo, il meteo torna a farsi imprevedibile. Ed è proprio in queste settimane che le sorprese—piacevoli o meno—non mancano mai. Il clima cambia di colpo: un giorno sembra primavera, il giorno dopo arriva un acquazzone che ti costringe a tirar fuori giacche, stivali e ombrelli.

Insomma, ormai siamo abituati a questo strano tira e molla atmosferico, ma non per questo è meno fastidioso. Anzi, ogni anno sembra peggiorare. Città grandi e piccole, dal Nord al Sud, finiscono spesso sotto pressione per colpa di fenomeni che in teoria dovrebbero essere “normali”.

Ma il problema è che non lo sono più. Basta poco per mandare in tilt il traffico o allagare interi quartieri, soprattutto quando piove forte in poco tempo. I sistemi di drenaggio non reggono, le strade diventano fiumi e chi deve uscire per lavoro o per necessità si ritrova bloccato.

Una scena già vista, ma che continua a coglierci impreparati. Anche le zone costiere devono fare i conti con forze che arrivano dal mare. Le mareggiate stanno diventando più frequenti e violente, e complicano la vita a chi vive vicino alla riva o lavora nel settore marittimo.

Situazioni sempre più instabili

Le onde spazzano via sabbia, infrastrutture, in certi casi intere porzioni di litorale. E poi c’è il vento—forte, improvviso, fastidioso—che aggiunge disagi su disagi. Quando si alza, anche prendere un traghetto può diventare un’impresa.

In tutto questo, non è solo l’Italia a fare i conti col caos. I modelli meteo europei mostrano un quadro sempre più instabile, in cui le perturbazioni si muovono in modo irregolare e difficile da prevedere. Saccature, vortici, anticicloni… parole che sentiamo spesso nei bollettini, ma che significano solo una cosa: previsioni sempre più complesse. E no, la tecnologia non basta a dare certezze.

Fulmini (Pixabay foto) - www.sciencecue.it
Fulmini (Pixabay foto) – www.sciencecue.it

C’è qualcosa nell’aria, e non promette bene

Stando agli aggiornamenti più recenti di 3BMeteo, nel weekend del 25-26 ottobre si prevede un nuovo peggioramento. Eh sì, proprio quando molti speravano in un fine settimana tranquillo. Tutto ruota attorno a una saccatura atlantica che dovrebbe spostarsi verso il Baltico. E da lì potrebbe formarsi un secondo vortice in zona Spagna, capace di inviare nubi e piogge dritte verso di noi.

Le ipotesi sul tavolo sono due, e nessuna delle due è granché rassicurante. La più probabile (si parla di un 60%) prevede due ondate di maltempo sul Centro-Nord, una sabato e una domenica. Il Sud, in questo caso, se la caverebbe grazie a un’area di alta pressione, con temperature decisamente sopra la media. Ma non è detto che vada così.

C’è infatti un secondo scenario (meno probabile, ma comunque da considerare) in cui il fronte legato al vortice nord europeo si fa più potente e arriva a colpire anche parte del Sud, in particolare lungo il Tirreno. In quel caso, piogge più diffuse e temperature in discesa sarebbero dietro l’angolo. Insomma, come si suol dire: meglio tenersi pronti. Al momento la situazione è in divenire e, come spesso accade, potrebbe cambiare anche all’ultimo momento. La raccomandazione è quella di restare aggiornati e seguire gli sviluppi meteo giorno per giorno.