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Perché le donne vivono più a lungo degli uomini: la risposta è nell’evoluzione

Donne anziane insieme

Le donne vivono più degli uomini, ecco perché (Freepik Foto) - www.sciencecue.it

Da secoli, in quasi tutte le società umane, le donne vivono mediamente più a lungo degli uomini.

Un divario che, nonostante i progressi della medicina e il miglioramento delle condizioni di vita, continua a persistere. Ora una ricerca internazionale guidata dal Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia offre una spiegazione profonda e affascinante: le radici di questa differenza affondano nella storia evolutiva della nostra specie e sono condivise con molti altri animali.

Lo studio, pubblicato da un team di 15 ricercatori di tutto il mondo, ha analizzato i dati di oltre 1.100 specie di mammiferi e uccelli provenienti dal database zoologico internazionale Species360 (ZIMS). I risultati mostrano un quadro chiaro: tra i mammiferi, le femmine vivono in media il 13% più a lungo dei maschi, mentre tra gli uccelli la tendenza si inverte e sono i maschi a superare le femmine di circa il 5%. Queste differenze, osservate anche in popolazioni in cattività, dimostrano che la longevità è in parte determinata da fattori genetici ed evolutivi.

Una delle ipotesi più accreditate è quella del sesso eterogametico. Nei mammiferi, le femmine possiedono due cromosomi X, mentre i maschi hanno un X e un Y. Avere una “copia di riserva” del cromosoma X potrebbe proteggere le femmine da mutazioni dannose, offrendo un vantaggio in termini di sopravvivenza. Negli uccelli, invece, il sistema è invertito: le femmine sono eterogametiche (ZW), e infatti sono spesso i maschi a vivere più a lungo.

Tuttavia, la genetica da sola non basta a spiegare tutto. Secondo i ricercatori, anche le strategie riproduttive giocano un ruolo chiave. Nelle specie poligame, dove i maschi competono duramente per accedere alle femmine, la pressione evolutiva porta allo sviluppo di caratteristiche come corna, colori vivaci o maggiore massa corporea. Questi tratti aumentano il successo riproduttivo, ma spesso riducono la sopravvivenza. Al contrario, nelle specie monogame – più comuni tra gli uccelli – i maschi subiscono meno stress competitivo e possono vivere più a lungo.

Quando la selezione sessuale accorcia la vita

La cura parentale è un altro fattore determinante. In molte specie di mammiferi, le femmine investono più energie nella gestazione, nell’allattamento e nella crescita dei piccoli. Questo impegno, spiegano gli autori, potrebbe aver favorito nel corso dell’evoluzione una maggiore longevità femminile: vivere più a lungo aumenta la probabilità di portare la prole all’indipendenza, garantendo il successo genetico della specie.

Anche le condizioni ambientali influiscono sulla durata della vita, ma non ne sono la causa principale. Per verificare quanto pesino le pressioni esterne come predazione o malattie, gli studiosi hanno confrontato le differenze di longevità tra popolazioni selvatiche e zoo. I risultati sono sorprendenti: anche in ambienti controllati e sicuri, dove il rischio di morte precoce è ridotto, le femmine continuano a vivere più a lungo dei maschi.

Donne mature insieme
Le donne vivono più a lungo, ecco perché (Freepik Foto) – www.sciencecue.it

Un vantaggio scritto nella storia evolutiva

Queste evidenze indicano che il divario nella durata della vita tra i sessi è radicato nell’evoluzione e non può essere eliminato solo attraverso il progresso tecnologico o medico. Le differenze genetiche, i comportamenti riproduttivi e i ruoli sociali degli individui nel ciclo vitale hanno lasciato un’impronta profonda, difficile da cancellare.

In sintesi, le donne – come le femmine di molte altre specie – beneficiano di un vantaggio evolutivo costruito nel tempo. Un equilibrio tra genetica, selezione sessuale e strategie di sopravvivenza che, pur con variazioni tra specie e contesti, continuerà probabilmente a mantenere aperto il divario tra uomini e donne anche nel futuro.