Lo hanno visto spuntare fuori dal mare: si tratta di un PESCE ALIENO mai visto prima | In spiaggia non siamo più al sicuro

Una misteriosa creatura marina avvistata vicino alla riva riaccende l’attenzione su ciò che si nasconde nei nostri mari.

Ci sono cose che il mare continua a nascondere, anche oggi. Nonostante satelliti, sonar e tecnologie varie, il mondo sottomarino riesce ancora a sorprenderci. E anche parecchio. Quando pensiamo di sapere tutto, arriva qualcosa che rimette in discussione ogni certezza.

Le coste, che un tempo sembravano tranquille e familiari, stanno diventando teatro di incontri sempre più inaspettati. Negli ultimi tempi, si è parlato di strane apparizioni vicino alla riva. Non parliamo di leggende o di storie inventate: si tratta di pesci dall’aspetto assurdo, con colori e forme che non si erano mai visti da queste parti.

Spesso sono specie esotiche, “straniere”, che raggiungono i nostri mari per mille motivi diversi — correnti marine, cambiamenti climatici, e purtroppo anche per mano dell’uomo. Queste presenze, inizialmente viste con curiosità, stanno iniziando a far riflettere.

Non tutte sono innocue. Alcune potrebbero essere invasive, cioè capaci di rompere gli equilibri naturali e mettere in difficoltà la fauna locale. Il Mediterraneo, oggi, è come una frontiera aperta, attraversata da creature in viaggio, spinte da cambiamenti globali che non possiamo più ignorare.

Una scoperta inaspettata

Ora, immaginate di essere con i piedi nell’acqua, quando all’improvviso vedete qualcosa di strano che si muove tra le onde. Un pesce mai visto prima, con un aspetto quasi… alieno. È in momenti così che lo stupore si mescola all’inquietudine, e una giornata normale si trasforma in un evento difficile da dimenticare.

È proprio quello che è successo sulla costa ragusana, in Sicilia. A Torre di Mezzo, per la precisione. Qui, durante un’attività di osservazione promossa dal Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, è stato riconosciuto un pesce completamente nuovo per le acque italiane. Non era una specie comune né una variazione di qualcosa di noto: si trattava di un esemplare esotico proveniente dall’Oceano Indopacifico.

Un segnale che non va sottovalutato

Il suo nome scientifico è Acanthurus xanthopterus — sì, un nome complicato — ed è un tipo di pesce chirurgo. Per classificarlo ufficialmente ci sono voluti più di dodici mesi di analisi, tra studi sul DNA, caratteristiche fisiche e altre verifiche. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista BioInvasions Records e, come riportato da ANSA, questa è la prima volta che viene segnalato in Italia, e anche in tutto il bacino centrale del Mediterraneo. Il fatto che questa specie sia comparsa così rapidamente a ovest rispetto al suo primo avvistamento nel Mediterraneo egiziano, appena tre anni fa, fa pensare.

Gli studiosi coinvolti nello studio, infatti, non escludono che ci siano stati più episodi di introduzione indipendenti, anche se — va detto — i dati disponibili sulla diffusione sono ancora pochi per trarre conclusioni definitive. L’arrivo dell’Acanthurus xanthopterus si aggiunge a quello di altri pesci chirurgo avvistati negli ultimi anni in Italia: l’Acanthurus chirurgus, visto all’Elba nel 2012, e il Zebrasoma xanthurum, segnalato in Sardegna orientale nel 2015. Ogni nuova comparsa di questo tipo ci obbliga a fare i conti con un mare in continuo cambiamento, e con domande che — per ora — non hanno risposte chiare.