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“Cosa sono quei cartelli verdi?”, “Segnali stradali”: da oggi cambia tutto | Automobilisti avvisati: ci sono nuove regole da rispettare

Limiti di velocità

Limiti di velocità, ecco come cambiano (Freepik Foto) - www.sciencecue.it

Le nostre città cambiano ogni giorno e, con loro, cambia anche il modo di muoversi: adesso però cambiano anche i segnali stradali.

La mobilità non è più soltanto una questione di automobili e parcheggi, ma un ecosistema fatto di persone, mezzi pubblici, biciclette e regole sempre più attente alla sostenibilità.

In questo scenario, il Codice della Strada diventa uno strumento vivo, capace di evolversi per rispondere alle esigenze moderne. Ogni modifica, anche la più piccola, è pensata per aumentare la sicurezza e ridurre l’impatto ambientale.

Negli ultimi anni abbiamo visto crescere zone pedonali, aree a traffico limitato e limiti più severi nei centri urbani. Tutti segnali che indicano la volontà di creare città più vivibili e meno congestionate.

Ora, però, una novità ancora più particolare arriva a catturare l’attenzione degli automobilisti, destinata a far discutere nei prossimi mesi.

Un nuovo linguaggio della segnaletica

Secondo quanto riportato da ReportMotori.it, stanno facendo la loro comparsa i cosiddetti cartelli verdi, un’aggiunta curiosa e innovativa alla segnaletica stradale tradizionale.

Questi segnali – che vanno ad indicare i limiti di velocità – non sostituiscono i classici cartelli rossi e bianchi, ma li affiancano con un ruolo diverso: non indicano un divieto o un obbligo, bensì una raccomandazione. Un modo per rendere il Codice della Strada meno punitivo e più orientato a suggerire comportamenti sicuri.

Segnali stradali
I nuovi limiti di velocità sono verdi (YouTube Foto) – www.sciencecue.it

Il significato e le possibili applicazioni

Il verde è stato scelto perché universalmente legato al concetto di via libera e positività. In Francia, ad esempio, viene utilizzato per indicare limiti di velocità consigliati, che non prevedono multe ma suggeriscono prudenza in determinati tratti.

Se applicati anche in Italia, questi cartelli potrebbero trovare spazio in zone residenziali, vicino alle scuole o lungo percorsi turistici, dove la moderazione della velocità è fondamentale per la sicurezza di pedoni e ciclisti. L’obiettivo non è punire, ma educare con un linguaggio visivo più amichevole. Non si tratta di cancellare i divieti o i limiti tradizionali, ma di affiancarli con strumenti che parlino un linguaggio diverso: meno rigido, più umano. Se adottati anche in Italia, i cartelli verdi potrebbero essere un tassello importante nella trasformazione del Codice della Strada, aprendo la strada a una cultura della guida basata sulla responsabilità e non solo sulla paura delle multe.

Come sottolineato da ReportMotori.it, la sperimentazione è già realtà in altri Paesi europei. Resta ora da capire se il nostro Paese avrà il coraggio di introdurre questa innovazione e di affidarsi, almeno in parte, alla maturità degli automobilisti. Forse la vera rivoluzione non sarà nei cartelli, ma nel modo in cui sceglieremo di interpretarli.