Ultim’ora Bancomat: non potrai più fare tutti i prelievi che vuoi | Fissato il limite per legge: lo superi e arriva il FISCO a casa

Quanto prelevi può causarti dei problemi con il Fisco? Ecco quali sono le limitazioni a cui fare attenzione (Canva Foto) - sciencecue.it
Quanto prelevi può causarti dei problemi con il Fisco? Ecco quali sono le limitazioni a cui fare attenzione.
Il Fisco ha intensificato i controlli sui prelievi di contante dai conti correnti. Non esiste un limite assoluto, ma superare determinate soglie mensili può far scattare segnalazioni automatiche all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF).
La soglia critica è fissata a 10 mila euro mensili, anche se il prelievo avviene in più operazioni. Superarla comporta una segnalazione da parte della banca, che non porta a un’indagine, ma può generare verifiche sulla coerenza tra movimenti bancari e redditi dichiarati.
I controlli non riguardano solo le somme alte, ma anche la frequenza e la natura delle operazioni. Prelievi ripetuti e non giustificati da parte di professionisti o titolari di partita IVA, possono far emergere sospetti di evasione o riciclaggio.
Il Fisco non punisce il prelievo in sé, ma può avviare accertamenti se le somme prelevate non trovano riscontro nei redditi o nelle spese dichiarate. Cosa sta succedendo? Ecco cosa c’è da sapere per difenderti.
I prelievi e i limiti
Il denaro contante è meno tracciabile rispetto ai pagamenti digitali. L’Agenzia delle Entrate ha potenziato i controlli sui flussi di contante, quando superano i 10 mila euro mensili. Le banche sono obbligate a segnalare queste operazioni alla UIF, che può avviare analisi sul profilo del cliente.
Se emergono incongruenze tra i prelievi e i redditi dichiarati, scattano accertamenti patrimoniali. I professionisti e le imprese sono i soggetti più esposti, ma anche i privati devono fare attenzione a non generare movimenti sospetti. Come funziona?

I controlli
Immagina una settimana tipo in cui effettui tre prelievi dal tuo conto corrente: il lunedì ritiri 100 euro per piccole spese quotidiane, il mercoledì prelevi 4000 euro per pagare un artigiano, e il sabato aggiungi un prelievo di 5900 euro per un acquisto importante. Anche se le operazioni sono distinte e giustificate, il totale mensile raggiunge i 10 mila euro, soglia oltre la quale la banca è obbligata per legge a segnalare l’attività all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF).
Fiscomania chiarisce che il limite di 10 mila euro mensili non è un tetto massimo di legge, ma una soglia oltre la quale scattano obblighi di segnalazione da parte degli istituti bancari. Anche prelievi frazionati concorrono al superamento della soglia. Se in una settimana prelevi 2000 euro il lunedì, 3000 il giovedì e 5000 il sabato, hai superato i 10 mila euro mensili. La banca non può ignorarlo, anche se le operazioni sono distinte. Se il tuo reddito dichiarato è basso, il Fisco può chiederti di giustificare l’uso del contante.