Dallo spazio segnali da una navicella aliena | Scienziati increduli dopo l’ultima scoperta: a breve saranno vicinissimi a Marte

Un corpo "estraneo" (commons.wikimedia.org/NASA) -www.sciencecue.it
La sua apparizione nello spazio affolla il dibattito tra i ricercatori: potrebbe trattarsi di un’astronave extraterrestre!
Fin dai tempi antichi, lo studio del cielo ha costituito un ambito privilegiato per la creazione di modelli interpretativi, alternando tra visioni mitico-religiose e tentativi di spiegare razionalmente i fenomeni naturali.
Stelle, pianeti e comete sono stati visti come segni, simboli o oggetti di indagine, fino a diventare, con l’avvento dell’astronomia moderna, pilastri di un discorso scientifico rigoroso.
Nell’era contemporanea, l’esplorazione dello spazio ha assunto due significati: da una parte, quella di progresso empirico e teorico; dall’altra, quella di ispirazione per teorie speculative al limite della fantascienza.
In questo contesto, emergono figure accademiche pronte a superare le interpretazioni tradizionali, contribuendo a intensificare il dibattito su un possibile origine extraterrena di alcuni fenomeni.
Le sue possibili origini
Come riporta HD Blog, la cometa interstellare 3I/ATLAS, identificata lo scorso luglio, desta interesse non solo per la sua unicità – essendo il terzo corpo celeste da al di fuori del Sistema solare dopo ʻOumuamua nel 2017 e 2I/Borisov nel 2019 – ma soprattutto per le ipotesi avanzate dal professore di Harvard Avi Loeb. Secondo il suo parere, due sarebbero le spiegazioni plausibili per la luminosità osservata innanzi al nucleo della cometa nelle immagini ottenute da Hubble: potrebbe essere il risultato dei resti radioattivi di una supernova ancora in grado di brillare, oppure, in una teoria decisamente più “audace”, quello di una navetta extraterrestre dotata di propulsione nucleare.
Un ulteriore aspetto che ha rinforzato le speculazioni di Loeb è la traiettoria della cometa, la quale sembra essere calibrata. L’astronomo sostiene che questa peculiarità meriti di essere considerata, pur riconoscendo che le evidenze ad oggi disponibili sono insufficienti per formulare affermazioni certe.

Un dibattito continuo
Il dibattito su tali questioni non è qualcosa di recente. Anni fa, Loeb si era già fatto notare per le sue teorie su ʻOumuamua, interpretata come vela solare o sonda artificiale. Tali ipotesi avevano generato divisioni nella comunità scientifica, ma avevano anche attirato l’attenzione del pubblico sugli oggetti provenienti da altri sistemi stellari.
Un momento chiave per comprendere la vera natura di 3I/ATLAS starebbe però per arrivare, poiché a inizio ottobre 2025 la cometa passerà nelle vicinanze di Marte. Loeb ha suggerito quindi alla NASA di utilizzare il Mars Reconnaissance Orbiter, dotato di fotocamera HiRISE, per ottenere immagini ravvicinate. Secondo lo scienziato, l’agenzia spaziale avrebbe accolto favorevolmente questa proposta, facendo intendere che potrebbero esserci ulteriori osservazioni in futuro. Fino a quel momento, il mistero rimane irrisolto.