“Non riceverete più le pensioni”: dall’INPS arriva lo stop per le donne | Addio aiuto economico: dovete solo morire di fame

Vedova in lacrime (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Chiarimenti dell’INPS sulle prestazioni assistenziali rivelano limiti poco noti che penalizzano le categorie più fragili.
Quando si parla di pensioni, in Italia, non si parla solo di numeri e conti pubblici. Si parla di persone. Di famiglie che tirano avanti grazie a qualche centinaio di euro al mese. E soprattutto di donne – spesso anziane – che non hanno mai avuto un lavoro “ufficiale” ma che hanno retto case e famiglie per una vita intera.
Ed è proprio in questi casi che certe situazioni fanno male. La verità è che le regole del sistema previdenziale sembrano sempre più scritte con un linguaggio lontano dalla realtà. Ogni volta che viene fuori qualcosa, chi ne paga le conseguenze sono quasi sempre i più fragili.
Una sigla, una dicitura tecnica, e boom. E senza alcun preavviso vero, spesso. Cioè: tu vai avanti tranquilla pensando di avere un minimo di sicurezza, e invece no. Tra comunicazioni complicate, aggiornamenti continui e norme che si sovrappongono, succede che molti – anzi, moltissime – perdano diritti senza nemmeno rendersene conto.
E questo è il punto: ci si affida a qualcosa che sembra certo, ma certo non è mai. Il paradosso? Spesso sono proprio le vedove – donne avanti con gli anni, magari senza altri familiari – a subire gli effetti peggiori.
Una situazione che agita le acque
Per anni hanno vissuto con l’aiuto legato al coniuge scomparso, e ora si trovano spiazzate, sole, e pure senza un euro. E tutto questo per via di una situazione che, all’apparenza, sembrava solo un “chiarimento tecnico”.
Allora, partiamo dall’inizio. In mezzo a tutte le prestazioni erogate dall’INPS, c’è quella che forse è la più “basilare”: l’assegno sociale. Roba per chi ha passato i 67 anni, vive in Italia e non ha una pensione “vera” perché magari non ha mai lavorato con contratto. È un aiuto minimo, ma per alcuni è tutto. Fino a qui tutto chiaro. Ma c’è un dettaglio che fa storcere il naso.

Il taglio è netto
A far chiarezza ci ha pensato Fiscomania.com, che ha riportato nero su bianco come l’assegno sociale non è – e non sarà mai – reversibile. Cioè, detto semplice: se tuo marito o tua moglie percepivano questo aiuto e muoiono, tu non vedi più un centesimo. Punto. Nessun passaggio automatico, nessuna continuazione.
E non è una questione burocratica. È proprio una scelta netta: la prestazione si estingue con la persona. Fine della storia. Quindi non è una misura che spetta al coniuge superstite. Ovviamente non è il caso delle classiche pensioni retributive, che sono normalmente reversibili. Quindi in quel caso la reversibilità è presente.