È molto piccolo ma anche tanto aggressivo: avvistato il PESCE più pericoloso del Mediterraneo | Ti morde appena metti il piede in acqua

Un animale pericoloso? (Saggittarius A commons wikimedia.org) - www.sciencecue.it
Un pesce diffuso nel Mediterraneo, è stato associato a morsi nei confronti dei bagnanti: una minaccia concreta o solo supposta?
I mari che avvolgono la nostra Italia costituiscono una risorsa immensa di biodiversità, popolati da specie che da millenni convivono con noi esseri umani.
Tuttavia, durante i mesi estivi, quando le spiagge si riempiono di turisti e bagnanti, non è insolito che circolino notizie preoccupanti riguardanti “pesci pericolosi”.
Spesso si trattano di animali comuni che, in determinate circostanze, possono interagire con le persone in modi assolutamente inaspettati.
Un esempio è un pesce tipico del Mediterraneo che, sebbene solitamente non costituisca una minaccia, ha dato vita a episodi inaspettati di attacchi, in particolare lungo le coste della Campania.
I veri pericoli
Stando a quanto riportato da Geopop, vari turisti hanno riferito di essere stati morsi da individui di sarago maggiore tra la Penisola sorrentina e la Costiera amalfitana. Le ferite, verificatesi su piedi, caviglie e gambe, sono risultate di entità lieve: piccoli tagli o abrasioni, con un rischio principalmente associato a possibili infezioni batteriche piuttosto che a veri pericoli per la salute.
Il sarago maggiore è membro della famiglia degli Sparidi ed è tra i pesci più prevalenti nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale. Si distingue per il suo corpo ovale di colore argentato, le famose strisce verticali e la macchia nera situata vicino alla coda. Può raggiungere dimensioni di 45 cm in lunghezza e pesare fino a 2 kg, adattandosi a vari habitat marini, dai fondali rocciosi alle praterie di Posidonia, fino a lagune e aree portuali.; è estremamente versatile in questo senso. Una delle sue caratteristiche è l’ermafroditismo protandro, ovvero la capacità di passare da maschio a femmina nel corso della vita.

Poco allarme reale
Secondo gli esperti e Geopop, i casi di aggressività segnalati recentemente non costituiscono un serio pericolo. Alcuni ricercatori suggeriscono che ciò possa essere dovuto all’aumento delle temperature marine. Questo potrebbe accelerare il metabolismo dei giovani pesci facendoli sentire più affamati, e alla presenza massiccia di bagnanti nelle acque costiere, che potrebbe indurre questi pesci a difendere il loro territorio. Tuttavia, non ci sono evidenze scientifiche conclusive che dimostrino un legame diretto tra il riscaldamento delle acque del Mediterraneo e l’aumento dell’aggressività nel sarago.
In effetti, gli eventi segnalati nel 2024 hanno avuto conseguenze trascurabili, e solo in un caso si è reso necessario l’intervento medico, legato però a condizioni di salute pregresse della persona interessata. In linea generale, quindi, si tratta di un fenomeno più irritante che realmente rischioso per l’interessato.