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Altro che Cannavacciuolo: chi si nasconde davvero dietro i suoi piatti | Non cucina mai nulla: lo fa un altro al posto suo

Cannavacciuolo in TV

il vero genio dietro questo ristorante stellato (YouTube Foto) - www.sciencecue.it

Ci sono luoghi in cui il tempo rallenta e le emozioni si esprimono a colpi di sapore ma Cannavacciuolo ha un segreto inconfessabile.

Non serve che sia festa, basta che sia quel tavolo, quella luce, quell’attenzione al dettaglio che fa sembrare ogni gesto una carezza. Non è solo cibo: è un racconto, una sceneggiatura che si sviluppa tra stoviglie silenziose e calici che tintinnano piano.

In certi ristoranti, l’esperienza non la firmi col portafogli: la firmi con lo stupore. I piatti non arrivano semplicemente, si presentano. E nel momento in cui il primo boccone ti accarezza il palato, capisci che non sei lì per mangiare. Sei lì per ascoltare, per capire, per lasciarti sorprendere.

È una magia composta, sofisticata, ma mai snob. Anzi, ha qualcosa di intimo, come una memoria condivisa che prende la forma del gusto. Un viaggio tra territori, ingredienti dimenticati, e coraggiose reinterpretazioni. Ma chi tiene davvero il timone di questi viaggi?

La risposta non è così ovvia. Perché spesso, chi ci mette la faccia… non è chi ci mette la mano. E, dunque, ecco cosa sapere di uno dei luoghi più “gustosi” della terra e il vero nome dietro la magia!

Dove inizia davvero il sapore

Siamo a Casanova di Terricciola, cuore verde della Toscana, all’interno del raffinato resort Laqua Vineyard. Qui, sotto il marchio dello chef più televisivo d’Italia, Antonino Cannavacciuolo, ha preso vita uno dei ristoranti più sorprendenti del Centro Italia: il Cannavacciuolo Vineyard, già insignito di una stella Michelin. Ma la vera mano in cucina è quella dello chef Marco Suriano, ligure di nascita e toscano d’adozione gastronomica.

Il menù – tra tradizione, ricordi d’infanzia e slanci contemporanei – è un equilibrio perfetto tra comfort e creatività. Si apre con un finger food toscano, si entra con un risotto al tuorlo, soia e besciamella di pomodoro, e si affonda con un piccione arrosto al prebuggiun, tra patate, rabarbaro e mela verde. Ogni piatto è una micro-storia, e ogni sapore è nitido, riconoscibile, potente. Nessuna confusione, solo coerenza e coraggio.

Antonino Cannavacciuolo
La vera mano dietro il successo di Cannavacciuolo, ecco chi è (YouTube Foto) – www.sciencecue.it

Chi cucina davvero

Suriano non è un gregario: è un autore. Dopo anni in cucine d’élite – da Joël Robuchon a Heston Blumenthal – è stato proprio Cannavacciuolo a richiamarlo in squadra, affidandogli il progetto toscano. E la fiducia è stata ben riposta: in soli cinque mesi è arrivata la stella, ma più ancora è arrivata l’identità, quel tratto netto che distingue una cucina buona da una cucina che resta.

La sua cifra è chiara: prodotti del territorio (al 90%), omaggi a Liguria e Toscana, e ombre lunghe di Piemonte e Campania, in onore del maestro. Ma la tecnica non basta: Suriano punta a un’emozione leggibile, tangibile, quasi tattile. Ama che ogni ingrediente sia riconoscibile, che ogni forchettata abbia un punto preciso, mai dispersivo. E per questo, ogni piatto convince senza dover impressionare.