Assegno dall’INPS: ti arrivano direttamente 1.200 euro sul conto in banca | Sono il regalo per voi dopo anni di sacrifici

Tanti soldi dall'INPS (canva.com) - www.sciencecue.it
Fino a 1. 200 euro in busta paga: questo Bonus nel 2025 continua a dare supporto ai redditi dei lavoratori dipendenti.
Nell’attuale panorama economico italiano, sempre in evoluzione, ogni azione che diminuisce il carico fiscale sulle famiglie rappresenta un segnale positivo di attenzione verso la società.
In un periodo storico in cui il potere d’acquisto è fortemente compromesso, incentivi e sgravi fiscali diventano strumenti fondamentali per dare sollievo a impiegati e contribuenti.
In questo contesto si inserisce un Bonus ben radicato nel sistema previdenziale italiano, una misura che nel corso del tempo è stata rivista ma che continua a fornire un supporto reale a molte categorie di lavoratori subordinati.
Il sistema previdenziale italiano è molto dipendente da cambi di legge vari, soprattutto in rapporto alla Legge di Bilancio. Questa misura, in particolare, tutela ulteriormente i lavoratori dipendenti: se fate parte della categoria, continuate a leggere.
Un integrazione continua
Stando a quanto riportato da Local News e dall’INPS, il cosiddetto “Bonus Renzi”, introdotto nel 2014 come agevolazione fiscale per i redditi medio-bassi, è stato confermato anche per il 2025 con importi aggiornati. Il beneficio, oggi più precisamente denominato “trattamento integrativo dei redditi da lavoro dipendente”, può raggiungere i 1. 200 euro all’anno, ovvero circa 100 euro al mese, versati direttamente sullo stipendio o tramite compensazione fiscale alla fine dell’anno.
Il trattamento è destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito annuale non superiore a 15. 000 euro. Tuttavia, anche coloro che percepiscono un reddito tra i 15. 000 e i 28. 000 euro possono usufruire del bonus, stando a Local News, a condizione che abbiano maturato specifiche detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi, come spese sanitarie, familiari a carico, mutuo o locazione.

Un’elargizione generosa
Stando ai nostri calcoli, l’importo totale può quindi arrivare, nei casi più favorevoli e su base pluriennale, a somme vicine ai 12. 000 euro. Non si tratta di un’elargizione una tantum, ma della somma potenziale accumulata nel tempo da chi ha sempre posseduto i requisiti per ottenerlo e non vi ha mai rinunciato! La misura è gestita direttamente dall’Agenzia delle Entrate tramite sostituto d’imposta, cioè il datore di lavoro, oppure tramite modello 730. Non è necessario presentare, pertanto, una domanda specifica: il riconoscimento avviene automaticamente se si soddisfano i requisiti di reddito e si ha contratto di lavoro dipendente.
In un momento in cui il dibattito politico e storico si concentra su nuove forme di welfare e di riduzione della pressione fiscale, il mantenimento del Bonus Renzi rappresenta una continuità di sostegno importante per milioni di lavoratori italiani, premiando possibilmente anni di impegno e contribuzione con una misura tangibile e ripetuta.