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Ultim’ora: colosso dei supermercati chiude i battenti | Migliaia di famiglie lasciate in strada: dovranno fare l’elemosina per mangiare

Supermercato chiuso (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Supermercato chiuso (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Scosse in arrivo nella grande distribuzione: un gigante si prepara a uscire di scena, ecco cosa sta succedendo. 

Negli ultimi mesi, nel mondo dei supermercati, si respira un’aria… strana. Un po’ tesa, a dire il vero. Le grandi catene sembrano tutte impegnate a rimescolare le carte, tra tagli, fusioni e strategie sempre più aggressive. E mentre il mercato si trasforma, c’è chi inizia a chiedersi: che fine faranno i lavoratori, i fornitori, le famiglie che da tutto questo dipendono ogni giorno?

Non è solo una questione di business. Per molti quartieri italiani, il supermercato è un punto fermo. Non solo dove si fa la spesa, ma anche dove si lavora, si socializza, si vive. Quando qualcosa cambia a quel livello, l’impatto si fa sentire subito. E anche pesantemente.

La sensazione, che serpeggia da tempo, è che certe multinazionali vedano l’Italia come un terreno sempre meno interessante. Troppo complicato, forse, o poco redditizio. Fatto sta che certe scelte vengono prese altrove, ma colpiscono qui. E chi ci rimette, alla fine, sono quasi sempre gli stessi: i dipendenti, gli artigiani locali, le famiglie che faticano a tenere in piedi il bilancio.

C’è poi il solito problema – o meglio, uno dei soliti – della mancanza di alternative reali. Se un colosso se ne va, chi è in grado di prendere il suo posto? Non bastano promesse o piani su carta. Servono investimenti veri, aziende solide, e una visione chiara. Tutto questo, ora, sembra mancare.

Una mossa che fa tremare il settore

Stando a quanto riportato da quifinanza.it tramite Bloomberg, la catena avrebbe già fatto il primo passo: ha dato mandato alla banca Rothschild & co. per trovare un acquirente dei suoi negozi in Italia. Parliamo di 1.200 punti vendita. Non bruscolini. L’idea – almeno in teoria – sarebbe quella di venderli in blocco. Tutti insieme, insomma.

Però diciamolo: trovare qualcuno disposto (e capace) a prenderseli tutti non è affatto semplice. Ci sono pochi nomi in grado di affrontare una trattativa così grossa. E poi, se entrasse un operatore straniero, chissà che conseguenze ci sarebbero per la concorrenza. Anche questa è una questione da tenere d’occhio.

Negozio Carrefour (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Negozio Carrefour (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

Una scelta che mette in ansia migliaia di lavoratori

Il problema più grosso però – sì, il più grosso – è il futuro di 18mila lavoratori italiani. Tutta gente che oggi vive grazie a Carrefour e che, domani, potrebbe ritrovarsi in un limbo. O peggio. Già una cosa simile è successa nel 2019, quando Auchan vendette a Conad. Molti persero il lavoro, soprattutto impiegati della sede.

E qui la situazione rischia di essere ancora più delicata. Solo nel 2024, Carrefour ha generato in Italia oltre 4 miliardi di euro di fatturato. Numeri importanti, che però non bastano più a garantire la presenza nel nostro Paese. Insomma, qualcosa di grosso sta per cambiare, e non sarà indolore.