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“Agente, ma io non stavo guidando”: una svista del passeggero la paga il conducente | Sono 488 euro di multa da pagare subito

Donna in auto e multa (Depositphotos foto) - wwwsciencecue.it

Donna in auto e multa (Depositphotos foto) - wwwsciencecue.it

Quando l’imprevisto arriva da chi ti siede accanto: ecco cosa può costarti caro anche se non hai fatto nulla.

Ci sono situazioni, mentre si è in auto, che sembrano del tutto normali. Gesti piccoli, ripetitivi, talmente comuni che nessuno si sofferma a pensare se siano effettivamente consentiti o meno. La routine della guida è fatta anche di automatismi, di azioni fatte per comodità o abitudine, senza mai considerare le implicazioni.

Ma a volte basta davvero poco per trovarsi dalla parte sbagliata del codice. In molti casi, il conducente è convinto di conoscere le regole. Sa dove può parcheggiare, quanto può andare veloce, quando deve dare la precedenza.

Eppure ci sono norme meno note, regole di dettaglio che possono facilmente sfuggire. E sono proprio quelle a trasformarsi, all’improvviso, in problemi concreti. Specie quando interviene un controllo stradale.

Capita spesso che chi guida debba rispondere di situazioni che, apparentemente, non dipendono da lui. Responsabilità indirette che il codice attribuisce comunque al conducente, anche se il comportamento discutibile viene dal passeggero. La legge, in fondo, è molto chiara nel distribuire i ruoli: chi tiene il volante è il garante della condotta complessiva del veicolo.

Una distrazione che costa più di quanto si pensi

Ed è proprio in questi casi che si resta spiazzati. Ci si sente in regola, magari si pensa che non stia succedendo nulla di anomalo. Ma arriva un agente, segnala un’infrazione, e improvvisamente si scopre di dover pagare per qualcosa che sembrava irrilevante. La sensazione è di ingiustizia, ma la norma, purtroppo, non lascia spazio a molte interpretazioni.

Durante la marcia, un comportamento considerato in violazione delle norme può portare a una sanzione che lascia l’automobilista senza parole. Anche spiegando di non essere l’autore del gesto, non si può evitare la responsabilità prevista dalla legge.

Passeggero in auto (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Passeggero in auto (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

Una regola ben precisa che quasi nessuno conosce

Come riporta anche La Legge per Tutti, l’articolo 169 del Codice della Strada stabilisce in modo esplicito che né il conducente né i passeggeri possono determinare sporgenze dalla sagoma trasversale del veicolo. È una disposizione valida per tutti i mezzi a motore, ad eccezione di motocicli e ciclomotori a due ruote. La violazione di questa norma comporta una sanzione amministrativa.

Quindi che tu sia il conducente o il passeggero, attenzione a non posizionare il braccio sul finestrino. In questo caso rischiate una multa pari a 488 euro. Una svista che può costare molto caro.