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Vogliono premiare chi ama leggere: subito 4 MILA EURO PER LIBRI E GIORNALI | Ci sono ancora pochi giorni per richiederli

Illustrazione di un lettore (Canva FOTO) - sciencecue.it

Illustrazione di un lettore (Canva FOTO) - sciencecue.it

Leggere è sia un diritto che un piacere, e alcune volte si può essere premiati svolgendo questa proficua attività.

Leggere non è solo un passatempo: è un atto che nutre la mente, stimola l’immaginazione e permette di viaggiare senza muoversi. Chi legge regolarmente sviluppa una maggiore capacità di concentrazione, arricchisce il proprio linguaggio e spesso si mostra più empatico nei confronti degli altri.

Le persone che leggono tendono a essere più curiose, riflessive e aperte a punti di vista differenti. I libri diventano uno specchio in cui riconoscersi, ma anche una finestra da cui osservare il mondo. Ogni pagina, ogni storia, contribuisce a formare una coscienza più attenta e profonda.

Non è un caso che diversi studi colleghino la lettura a una maggiore longevità cognitiva. Leggere, infatti, aiuta il cervello a restare attivo, prevenendo il decadimento mentale e migliorando la memoria. Anche solo pochi minuti al giorno possono fare la differenza.

In un’epoca dominata dalla velocità e dalla distrazione digitale, chi si ferma a leggere compie un gesto controcorrente. È come scegliere il silenzio in mezzo al rumore, o la profondità in un mondo che spesso resta in superficie.

Un aiuto che non fa rumore, ma conta

Nel silenzio mediatico di tanti annunci roboanti, c’è un bonus che prova a tenere in vita un pezzo di quotidianità italiana: le edicole. Come riportato da Ti Consiglio, Per chi gestisce un punto vendita esclusivo di giornali e riviste, arriva un contributo pensato per alleggerire un po’ le spese sostenute nel 2024. Si parla di un rimborso che può coprire fino al 60% dei costi, fino a un massimo di 4.000 euro. 

Per ottenerlo, bisogna muoversi online: lo sportello digitale è attivo sul portale impresainungiorno.gov.it dal 1° luglio alle 10, fino alle 17 del 30 luglio 2025. Serve lo SPID (oppure la CIE o la CNS) e pure la firma digitale in formato CAdES. Niente moduli cartacei, insomma. E nemmeno seconde possibilità: si può inviare una sola domanda per punto vendita. 

Illustrazione di alcuni lettori (Canva FOTO) - sciencecue.it
Illustrazione di alcuni lettori (Canva FOTO) – sciencecue.it

Chi rientra e cosa si può chiedere

Come riportato da Ti Consiglio, il bonus è riservato alle edicole “pure”, cioè quelle registrate con codice ATECO 47.62.10. Tradotto: niente bar-tabacchi con qualche rivista in esposizione, solo chi davvero campa di carta stampata. E non è per tutti: chi ha problemi fiscali o pendenze contributive è tagliato fuori. Chi è in liquidazione, pure. 

Le spese ammissibili sono quelle quotidiane: affitto, luce, bollette varie, connessione internet, POS, registratori di cassa, e persino le tasse locali come IMU e TARI. Anche l’acquisto di tecnologie nuove rientra, purché tutto sia documentato e l’IVA resti fuori dai conteggi. Se l’edicola resta aperta almeno la metà delle domeniche dell’anno, si prende un 10% in più. Ma sempre dentro il tetto dei 4.000 euro.