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Si lavorerà anche a Pasqua: il Governo ha abolito un giorno di festa | Tutti andranno a scuola e in ufficio: resteranno aperti

Illustrazione del giorno di Pasqua (Canva FOTO) - sciencecue.it

Illustrazione del giorno di Pasqua (Canva FOTO) - sciencecue.it

Purtroppo Pasqua sarà un giorno lavorativo, e non si potrà fare altrimenti. Questo varrà per tantissimi ambiti lavorativi.

Ci sono giorni dell’anno che per molti significano pausa, famiglia, tavole imbandite. Ma per tanti altri, invece, sono giornate di lavoro come (e più) delle altre. Natale, Pasqua, Ferragosto: festività in cui la macchina non si ferma del tutto.

Pensiamo a chi lavora negli ospedali, nelle forze dell’ordine, nei trasporti. O ancora, a chi è nei ristoranti, nei negozi, nei media. Sono presenze silenziose, ma fondamentali. Senza di loro, tutto si bloccherebbe.

Spesso lo fanno per dovere, altre volte per necessità. A volte c’è chi si offre volontario, magari per far riposare un collega con figli piccoli. Altre volte, invece, non c’è molta scelta

Eppure, troppo spesso ci si dimentica di loro. Finché tutto funziona, non ci si pensa. Ma ogni servizio attivo durante le feste ha un volto, una storia, un turno dietro le quinte.

Una situazione particolare e paradossale

In Francia si parla spesso di lavoro, salari, ferie. Ma questa volta il dibattito ha preso una piega inaspettata: togliere i giorni festivi. Come riportato da Il Post, l’idea è arrivata dal primo ministro François Bayrou, che ha proposto di cancellare due date simboliche: il lunedì di Pasqua e l’8 maggio, il Giorno della Vittoria. 

La motivazione? Bisogna rientrare dal debito pubblico. Secondo le stime, eliminare quei due giorni di festa potrebbe portare un guadagno di circa 4 o 5 miliardi di euro all’anno, grazie all’aumento delle ore lavorate. Il provvedimento rientra in una manovra molto più ampia, da 44 miliardi complessivi. Una cifra relativamente alta!

Illustrazione di una persona mentre cerca di lavorare (Canva FOTO) - sciencecue.it
Illustrazione di una persona mentre cerca di lavorare il giorno di Pasqua (Canva FOTO) – sciencecue.it

Effetti economici e reazioni a catena

Come riportato da Il Post, secondo l’INSEE e alcune analisi del Fondo Monetario Internazionale, l’effetto sul PIL sarebbe tutto sommato modesto: si parla di uno 0,06% in più, una spinta economica minima considerando il sacrificio sociale richiesto. In pratica, si lavorerebbe di più… ma senza un impatto reale così significativo sull’economia.

E qui nasce il problema: vale davvero la pena rinunciare a momenti simbolici e di riposo per un ritorno così limitato? Le critiche non si sono fatte attendere. I partiti d’opposizione, sia di destra che di sinistra, hanno definito la proposta un colpo basso al modello sociale francese. E’ una situazione molto delicata e complessa, e e sicuramente creerà attriti tra il Governo e i cittadini francesi.