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Serie A, altro che stipendio da calciatore: per essere ricco devi fare l’allenatore | Qualcuno guadagna anche 8 milioni di euro

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Allenatori italiani, ecco i guadagni medi (Freepik Foto) - www.sciencecue.it

Capita spesso di pensare che il mondo dello sport sia fatto solo di talento, sudore e passione.

Ma dietro ogni successo, ci sono anche scelte strategiche, ruoli nascosti e figure fondamentali che raramente ricevono i riflettori.

Alcuni mestieri, all’apparenza secondari, hanno invece un impatto enorme e richiedono responsabilità enormi. A volte, chi guida da dietro le quinte finisce per avere un valore anche economico maggiore di chi scende in campo.

Le cifre parlano chiaro, e quando si guardano con attenzione, raccontano una storia diversa da quella che molti immaginano. È una questione di fiducia, visione e risultati, ma anche di investimenti mirati.

Negli ultimi anni, le scelte delle società sono diventate sempre più decise, anche a livello finanziario. E questo ha creato una vera e propria rivoluzione silenziosa, ma molto concreta.

Un podio sorprendente

Per la stagione 2025-26, i dati pubblicati da Calcio&Finanza e altri portali specializzati hanno mostrato una classifica davvero interessante. In cima c’è Antonio Conte, alla guida del Napoli, che guadagnerà 8 milioni di euro netti a stagione. Subito dopo troviamo Massimiliano Allegri (Milan) e Gian Piero Gasperini (Roma), entrambi con 5 milioni.

A seguire ci sono figure come Vincenzo Italiano (Bologna), Stefano Pioli (Fiorentina) e Igor Tudor (Juventus), che percepiscono 3 milioni a testa. Cristian Chivu (Inter) e Maurizio Sarri (Lazio) si fermano a 2,5 milioni, mentre Ivan Juric, sulla panchina dell’Atalanta, si attesta sui 2 milioni.

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Allenatori italiani, ecco i guadagni medi (Freepik Foto) – www.sciencecue.it

Una scelta che vale milioni

Le società di Serie A, oggi, investono su allenatori esperti e affidabili come se fossero veri top player. Non si tratta solo di dirigere una squadra: significa saperla costruire, motivare, gestire nei momenti difficili e ottenere risultati in breve tempo. Chi riesce a farlo, viene considerato un elemento decisivo per il successo.

Ecco perché si vedono stipendi da 1 a 8 milioni di euro netti anche per chi siede in panchina. La fascia bassa comprende nomi come Zanetti (Verona) e Di Francesco (Lecce), sotto il milione, ma resta comunque significativa. Il messaggio è chiaro: oggi chi guida conta almeno quanto chi gioca. E in molti casi, guadagna anche di più.

Per questo, molti club riservano a queste figure stipendi da 1 fino a 8 milioni di euro netti all’anno. Allenatori come Conte, Allegri e Gasperini sono considerati determinanti quanto un bomber da 20 gol a stagione. Anche nella fascia più bassa, con tecnici come Di Francesco o Zanetti, gli stipendi restano rilevanti e sottolineano l’importanza crescente del ruolo. In Serie A, quindi, la panchina è diventata un vero e proprio investimento strategico, capace di fare la differenza tra il successo e l’insuccesso di una squadra.