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Il datore di lavoro ti paga la CASA NUOVA | Il Governo adesso lo obbliga con una legge: tu devi solo firmare il contratto

Comprare casa

Te la compra lui! (canva.com) - www.sciencecue.it

Un aiuto per i lavoratori: un bonus pagato dal datore di lavoro con tanto di rimborso esentasse. Di cosa si tratta? 

Affrontare un cambio sul lavoro, che implica magari trasferimenti nel proprio ruolo, è una sfida su più fronti, non solo pratica, ma anche affettiva e finanziaria.

Trovare una nuova casa e stabilire nuove abitudini lontano dagli affetti, poi, richiede uno sforzo notevole, che va oltre la semplice firma di un contratto.

Tuttavia, un cambiamento può rappresentare un’opportunità. È in questi momenti che l’intervento statale può fare la differenza, trasformando una difficoltà in un sostegno tangibile.

Proprio in questo scenario si inserisce l’iniziativa di cui parleremo: un incentivo pensato per alleggerire il fardello per alcuni lavoratori. E completamente a carico dell’azienda, senza alcuna imposta!

Un vero regalo

Con l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2025, è stato introdotto un nuovo strumento per supportare i neoassunti con contratti a tempo indeterminato. Si tratta del bonus affitto, un beneficio erogato tramite il welfare aziendale che offre un rimborso fino a 5. 000 euro all’anno per due anni, a partire dalla data di assunzione. Il principale vantaggio di questo bonus è la sua completa esenzione fiscale: l’importo non è soggetto a tassazione e non rientra nell’IRPEF, pur essendo considerato nel calcolo dei contributi e dell’indicatore ISEE.

Come evidenzia Mutui Online, il bonus è rivolto a coloro che hanno stipulato un contratto di lavoro a tempo indeterminato nel 2025 e che nel 2024 hanno avuto un reddito da lavoro dipendente o da pensione non superiore a 35. 000 euro. Un altro requisito fondamentale è il cambio di residenza, che deve comportare uno spostamento di almeno 100 chilometri e avvenire entro il termine ultimo per il conguaglio fiscale, fissato al 28 febbraio dell’anno successivo, oppure entro la cessazione del rapporto di lavoro, se questa avviene prima.

Neoassunto trasferito e accolto dal datore di lavoro
Un incentivo per ricominciare (canva.com) – www.sciencecue.it

Le regole da seguire

Il bonus copre non solo il canone di locazione, ma anche le spese accessorie relative all’immobile, come le spese condominiali e la manutenzione. La fonte sottolinea che l’importo massimo di 5. 000 euro annui non è cumulabile: l’eventuale quota non utilizzata nel corso dell’anno non può essere riportata all’anno successivo. L’erogazione del contributo è responsabilità del datore di lavoro, che deve conservare tutta la documentazione necessaria, tra cui il contratto d’affitto, le ricevute delle spese e un’autodichiarazione del lavoratore che attesti la residenza nei sei mesi precedenti all’assunzione.

Questo bonus può essere combinato con altri strumenti di welfare aziendale, come i benefit per l’abitazione principale previsti entro i limiti di 1.000 o 2.000 euro, a seconda della presenza di figli. In alcuni casi, l’ammontare totale esentasse può raggiungere anche i 14.000 euro nel biennio. Tuttavia, non è cumulabile con detrazioni fiscali come quelle previste per l’affitto o interventi di efficientamento energetico.