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Non andate in questa città: tornate dalle vacanze senza vita | Milioni di viaggiatori avvisati: il Ministero del Turismo in allerta

Illustrazione di una città pericolosa (Canva FOTO) - sciencecue.it

Illustrazione di una città pericolosa (Canva FOTO) - sciencecue.it

Purtroppo sono tante le persone che, in questa città, stanno perdendo la vita. La situazione è molto complessa e imprevedibile.

Ci sono luoghi nel mondo dove la vita è più breve, e non solo per cause naturali. In alcune città, l’ambiente urbano stesso diventa un fattore di rischio: inquinamento, traffico, carenze sanitarie e violenza possono accorciare l’aspettativa di vita in modo significativo.

A contribuire sono spesso fattori intrecciati. Povertà cronica, mancanza di accesso a cure adeguate, alimentazione scarsa e condizioni abitative precarie creano un terreno fertile per malattie e mortalità precoce. 

Ci sono poi le città segnate dalla criminalità, dove vivere può significare convivere con un pericolo costante. Oppure quelle dove la pressione sociale, il sovraffollamento e lo stress incidono in modo silenzioso, ma profondo, sulla salute mentale e fisica.

Analizzare questi contesti non è semplice, ma è essenziale per capire come urbanizzazione e disuguaglianze si riflettano sulla qualità e sulla durata della vita.

Una situazione pericolosa

Negli ultimi anni, le estati stanno cambiando volto. Non si parla più solo di giornate torride o notti afose: certe ondate di calore diventano vere e proprie emergenze sanitarie. E il problema è che spesso ci si accorge dei danni quando ormai è troppo tardi. Le città, con il loro cemento, il traffico e l’aria stagnante, trasformano il caldo in una minaccia concreta. Un fenomeno subdolo, silenzioso, ma sempre più frequente.

In diverse capitali europee la situazione è diventata critica nel giro di pochi giorni. E non solo nelle solite metropoli del sud. Anche a latitudini più miti, come in Europa centrale, come Budapest, le temperature si sono impennate oltre le medie stagionali, mettendo a dura prova infrastrutture, ospedali e soprattutto le persone più fragili.

Illustrazione di Budapest (Canva FOTO) - sciencecue.it
Illustrazione di Budapest (Canva FOTO) – sciencecue.it

Una delle città più colpite

Come riportato da InItalia e dal The Guardian, tra il 23 giugno e il 2 luglio 2025, una delle ondate di calore più intense mai registrate ha colpito 12 grandi città europee. Uno studio coordinato da istituti britannici, ha stimato oltre 2.300 decessi in più in quel breve periodo. Di questi, circa 1.500 sarebbero direttamente legati al cambiamento climatico. Budapest è stata inclusa nell’elenco delle città monitorate, in quanto si sono verificati 47 vittime.

Le città più colpite, come riportato da Greenpeace, rimangono Milano, con 317 vittime, Barcellona (286). Parigi (171), Roma (168) e Madrid (108). Secondo i ricercatori, le temperature sono state superiori di 2-4 °C rispetto alla norma preindustriale. La situazione, purtroppo, è molto critica e non sappiamo come evolverà!