“Mayday, ci hanno colpiti”: un lampo di luce e poi la distruzione | Nessuno sapeva dell’attacco: è accaduto all’improvviso

Illustrazione di un lampo di luce (Canva FOTO) - sciencecue.it
Purtroppo la situazione non è una delle più tranquille. Dopo il lampo di luce è successo di tutto, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
Il termine “Mayday” è usato a livello internazionale per segnalare un’emergenza grave, in cui c’è un pericolo immediato per la vita umana. Viene ripetuto tre volte (“Mayday, Mayday, Mayday”) per attirare l’attenzione e indicare che si tratta di una richiesta d’aiuto urgente e prioritaria.
L’origine del termine risale agli anni ’20, quando fu scelto per l’uso radio tra piloti francesi e inglesi. Deriva dall’espressione francese “m’aider”, che significa “aiutami”. È stato adottato ufficialmente nel 1927.
Quando si lancia un Mayday, bisogna fornire subito informazioni chiare: chi sta parlando, dove si trova, qual è il problema, quante persone sono coinvolte e che tipo di aiuto serve. Nella navigazione marittima si usa il canale VHF 16, mentre in aviazione si trasmette sulla frequenza 121.5 MHz.
Esistono anche altri segnali simili ma meno urgenti. “Pan-Pan” si usa per situazioni critiche ma non immediatamente pericolose, mentre “Securité” serve per trasmettere informazioni importanti per la sicurezza.
Un lampo tra gli anelli
Ci sono momenti in cui il cielo riserva sorprese che sembrano uscite da un romanzo di fantascienza. Il 5 luglio, esattamente alle 11:07:56 UTC, come riportato da Fanpage, l’astronomo amatoriale Mario Rana (che tra l’altro lavora anche alla NASA), stava osservando Saturno dalla sua postazione a Hampton, in Virginia. Tutto nella norma, finché nella registrazione video non è comparso un flash luminoso, rapidissimo, sul bordo sinistro del pianeta.
Il pensiero immediato è andato a un impatto: un oggetto misterioso, forse una cometa o un piccolo asteroide, avrebbe colpito l’atmosfera di Saturno, lasciando dietro di sé quella traccia luminosa. Sarebbe una prima assoluta, o quasi, visto che eventi simili sono stati osservati su Giove, ma mai confermati su Saturno. Con un gigante gassoso le collisioni non lasciano crateri, ma generano solo lampi e disturbi temporanei.

Cos’è successo?
Come riportato da Fanpage, quel lampo potrebbe anche non essere affatto un impatto: alcuni esperti ipotizzano si tratti di un artefatto tecnico, uno di quei glitch provocati dai sensori CCD quando si lavora con video ad altissimo frame rate. In pratica, un’anomalia digitale, non un fenomeno celeste reale.
E non c’è alcun collegamento con la cometa interstellare 3I/ATLAS passata di recente: i due eventi sono del tutto distinti. Ma se il flash si rivelasse autentico, sarebbe un evento di enorme rilievo per l’osservazione planetaria. Saturno, rispetto a Giove, riceve meno attenzioni quando si parla di impatti.