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Ultim’ora: ormai la fine della Terra è vicina | Hanno sempre sbagliato i conti: abbiamo meno tempo di quello che pensavamo

Terra e pericoli (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Terra e pericoli (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Un’enorme apertura nei ghiacci riaccende l’allarme: il collasso climatico potrebbe arrivare prima del previsto.

Ormai non si parla più di “rischi futuri”. Il cambiamento climatico è qui, e si fa sentire. Lo vediamo nei ghiacci che si sciolgono, nelle temperature che salgono anche dove non dovrebbero e in quei segnali strani che, fino a pochi anni fa, avremmo preso per coincidenze.

Alcuni fenomeni, che una volta sembravano eccezioni alla regola, stanno diventando quasi la nuova normalità. È come se qualcosa sotto la superficie (letteralmente) stesse spingendo per farsi notare, obbligandoci a cambiare il modo in cui leggiamo ciò che accade nei poli.

Certe aree del pianeta, soprattutto le più isolate, stanno reagendo in maniera sempre più… imprevedibile, ecco. Qui il ghiaccio non si scioglie soltanto: si apre, si frammenta, scompare, lasciando buchi enormi che nessuno si aspettava. È come se l’oceano si stesse ribellando.

E allora tutte le previsioni che conoscevamo? Quelle fatte anni fa, coi modelli e i dati? Be’, stanno iniziando a scricchiolare. Perché ogni nuovo evento rimescola le carte, costringendo scienziati e ricercatori a rivedere stime e scenari. Insomma, il tempo che pensavamo di avere… forse non c’è più.

Quando il ghiaccio si apre e il clima si fa sentire

È successo sopra la Maud Rise, una montagna sottomarina in mezzo all’Oceano Antartico. Lì si è formata una polynya – cioè, per dirla semplice, un buco enorme nel ghiaccio marino. Ma non è durato qualche giorno: è rimasto aperto per settimane, e questo ha lasciato parecchi esperti senza parole.

Il punto è che questo buco non si è formato per caso. Secondo uno studio pubblicato su Science Advances e riportato da dailygalaxy.com, a causarlo è stata una combinazione micidiale di elementi: correnti spinte dal vento, acqua salata e più calda che saliva in superficie e… tempeste. Tempeste sempre più frequenti e potenti, che a quanto pare sono alimentate proprio dall’aumento delle temperature globali. Ma cosa comporta tutto questo?

Il pianeta Terra (Pixabay foto) - www.sciencecue.it
Il pianeta Terra (Pixabay foto) – www.sciencecue.it

Un segnale d’allarme che arriva da lontano

Quello che preoccupa non è solo il fatto che il ghiaccio si sia aperto. È il perché e il cosa significa. Durante questi eventi, dalle profondità oceaniche risalgono correnti che liberano anidride carbonica nell’atmosfera. E questo accelera il riscaldamento globale, creando un circolo difficile da spezzare.

Secondo i ricercatori, queste polynya – che una volta erano rarissime – potrebbero cominciare a comparire più spesso, scombinando le correnti marine e, di conseguenza, l’intero equilibrio climatico mondiale. Il che ci porta a una domanda scomoda: e se avessimo fatto male i conti? Se il tempo a disposizione per evitare il peggio fosse molto meno di quello che pensavamo?