Poste Italiane annuncia il nuovo Buono: lo puoi richiedere anche senza ISEE | Corri in filiale: risolvi i tuoi problemi e quelli dei tuoi figli

Illustrazione di un buono fruttifero (Canva FOTO) - sciencecue.it
È in arrivo un nuovo buono postale, che può essere richiesto senza ISEE. Puoi tranquillamente recarti in filiale e richiederlo.
I buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio molto popolari in Italia, noti per la loro semplicità e sicurezza. Vengono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, ma sono distribuiti da Poste Italiane, il che li rende facilmente accessibili anche a chi non ha molta familiarità con gli investimenti.
Funzionano in modo piuttosto diretto: si versa una somma, anche piccola (a partire da 50 euro), e nel tempo si accumulano interessi secondo il tipo di buono scelto. Ce ne sono di varie durate e caratteristiche: da quelli a tasso fisso a quelli con interessi crescenti nel tempo, oppure legati all’inflazione.
Uno dei loro punti di forza è che non prevedono costi di apertura o gestione. E anche dal punto di vista fiscale sono vantaggiosi: la tassazione sugli interessi è ridotta (12,5%), e non si pagano imposte di successione.
L’unico limite? Per ottenere davvero un rendimento interessante, spesso bisogna aspettare la scadenza naturale. Sono pensati per chi cerca un investimento senza rischi e non ha urgenza di liquidità immediata.
Un nuovo buono
Cent’anni non si festeggiano tutti i giorni, e Poste Italiane ha deciso di farlo lanciando un buono fruttifero speciale, pensato per chi cerca un modo semplice per far fruttare qualche risparmio senza troppi rischi. Si chiama proprio Buono 100, ed è entrato in vigore il 24 giugno 2025. Una proposta nata per celebrare il secolo di vita dei buoni postali, con una formula che guarda al passato ma anche all’interesse, letteralmente, dei risparmiatori di oggi.
Il rendimento, a colpo d’occhio, non è niente male: 3% lordo annuo, ma solo se si arriva fino alla fine dei quattro anni previsti. Nessun costo di sottoscrizione o di gestione, come da tradizione. Il buono si può attivare in forma dematerializzata, cioè collegato al proprio libretto postale o conto BancoPosta. Si parte da 50 euro, e si può anche interrompere prima, anche se in quel caso si recupera solo il capitale versato, senza interessi.

Interessi e condizioni
Come riportato da Trading il guadagno effettivo, al netto delle tasse (che restano al 12,5% come per tutti i buoni postali), è pari a un 2,64% netto annuo. Non si diventa milionari, è chiaro, ma per chi cerca una soluzione senza scossoni e garantita dallo Stato, resta una proposta dignitosa. E una nota interessante: trattandosi di un buono “dematerializzato”, non c’è rischio di perderlo in un cassetto.
Alla scadenza, dopo i 4 anni, il denaro (con gli interessi maturati) viene riaccreditato automaticamente sul proprio libretto o conto. Ma la vera chicca è un’iniziativa sociale collegata al lancio: Cassa Depositi e Prestiti destinerà 10 milioni di euro a tre progetti benefici, scelti direttamente dai sottoscrittori del buono.