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Ultim’Ora Ministero dell’Istruzione: questa laurea NON HA PIÙ ALCUN VALORE | Milioni di studenti devono tornare all’Università

Illustrazione di una laurea non valida (Canva FOTO) - sciencecue.it

Illustrazione di una laurea non valida (Canva FOTO) - sciencecue.it

Purtroppo è stato scoperto che questa laurea non è più valida, ha perso il suo valore. Ma cos’è successo per arrivare a questa decisione?

Ci sono momenti in cui una laurea perde parte del suo valore sul mercato del lavoro. Succede, ad esempio, quando troppe persone scelgono lo stesso percorso e l’offerta di laureati supera di gran lunga la domanda.

Altre volte il mondo cambia in fretta e le competenze richieste si spostano verso nuovi ambiti. Alcune lauree non riescono a stare al passo, diventando meno spendibili. È il caso di corsi poco aggiornati o troppo teorici rispetto alle reali esigenze delle aziende.

Anche la reputazione dell’università conta. Una laurea ottenuta in un ateneo poco riconosciuto o con standard formativi bassi può pesare meno agli occhi dei datori di lavoro. 

Infine, il valore di una laurea dipende anche da cosa ci costruisci attorno. Esperienze, stage, soft skill e formazione continua contano sempre di più. Il titolo è solo il punto di partenza…

Un problema sottovalutato

Quando si parla di burocrazia, spesso si pensa a scartoffie noiose o a code interminabili. Ma a volte, dietro una semplice norma, si nascondono storie che hanno un impatto reale sulle vite delle persone. È il caso di migliaia di laureati in Scienze dell’Educazione, che si sono ritrovati, senza preavviso, con un titolo che non vale più per lavorare nei nidi d’infanzia. È colpa di un intreccio normativo che si è incastrato nel peggiore dei modi.

Il decreto legislativo 65 del 2017, come riportato da Il Fatto Quotidiano, aveva stabilito nuovi requisiti per chi lavora nei servizi educativi per l’infanzia. Tutto chiaro in teoria, ma c’era un dettaglio: le università hanno avuto bisogno di tempo per adeguare i loro corsi. E così, tra il 2017 e il 2019, chi si è laureato ha ottenuto un titolo che, di fatto, non soddisfa più gli standard richiesti. 

Illustrazione di alcuni laureati (Canva FOTO) - sciencecue.it
Illustrazione di alcuni laureati (Canva FOTO) – sciencecue.it

La beffa e le sue conseguenze

Come riportato da Il Fatto Quotidiano, chi si è trovato in mezzo a questa falla normativa ha ricevuto comunicazioni piuttosto fredde: o ti rimetti a studiare, o non puoi più lavorare nel tuo nido. In pratica, per sanare la situazione, occorre rientrare all’università come “sovrannumerari”, riprendere in mano i libri, sostenere tre esami, rifare la tesi e pagare circa 500 euro di tasse. Il tutto entro settembre, altrimenti si rischia il licenziamento. 

Alcune università hanno cercato di trovare una via d’uscita. Per esempio, chi ha conseguito la laurea in quel periodo potrà iscriversi di nuovo per integrare i crediti mancanti e aggiornare il titolo. Ma i posti potrebbero non bastare, anche perché sono tante le situazioni da considerare (anche quelle famigliari).