Addio ai limoni in Sicilia: in tre giorni marciranno tutti | Non ti serve nemmeno farne scorta: presto saranno immangiabili

Limone (Pixabay foto) - www.sciencecue.it
Questo particolare frutto siciliano rischia di sparire nel giro di tre giorni, prima ancora di arrivare sulle nostre tavole: ecco perché.
Quando si parla di limoni, la mente corre subito alla Sicilia. È quasi automatico. Il profumo intenso, la scorza brillante, quel gusto inconfondibile che riesce a dare carattere anche al piatto più semplice. In fondo, in Italia li conosciamo bene, eppure c’è ancora molto da scoprire dietro questo frutto così “familiare”.
Tra le tante meraviglie agricole dell’isola, i limoni occupano un posto speciale. Sono un pò come il sole siciliano: onnipresenti, vitali, insostituibili. E non è solo una questione di quantità, ma di qualità. Lì crescono varietà uniche, che altrove è quasi impossibile riprodurre.
Ma — e c’è sempre un “ma” — non tutti i limoni sono uguali. Alcuni si fanno notare subito, altri invece passano inosservati, quasi invisibili al grande pubblico. Sono i più delicati, quelli che richiedono cure maniacali e una conoscenza profonda del territorio. Quelli che, per un motivo o per l’altro, rischiano di non arrivare mai sulle nostre tavole.
Eppure ci sono, esistono, e hanno qualcosa di speciale. Solo che basta poco, pochissimo, per perderli. Un giorno in più sull’albero o un trasporto sbagliato, e addio. In un mercato dove conta solo la resistenza dello scaffale, certe bellezze non trovano spazio.
Una tipologia sconosciuta e bellissima
Ecco, uno di questi “fantasmi” è il limone rosso. No, non è un errore di stampa. Esiste davvero ed è coltivato in pochissime zone della Sicilia, soprattutto nel Siracusano. La sua buccia ha un colore rossastro acceso, la polpa è aranciata e il profumo… be’, il profumo sembra quello di un’intera piantagione di agrumi concentrata in un solo frutto.
Il gusto? Decisamente particolare. Meno acido del limone tradizionale, con un retrogusto che assomiglia un pò all’arancia amara, un pò al pompelmo rosa. È una roba strana da spiegare, ma buonissima. Ideale per confetture, cocktail o piatti a base di pesce. Il problema, però, è che ha una specie di maledizione incorporata.

Una corsa contro il tempo che sembra persa
Il limone rosso ha un destino quasi crudele: dura pochissimo. Dopo la maturazione, il tempo utile per raccoglierlo, venderlo e mangiarlo è di… tre giorni, come riporta anche Cookist. Già al quarto inizia a deperire, a marcire. È praticamente impossibile trovarlo nei supermercati.
Ecco perché bisogna approfittare subito di questa varietà, ma è molto difficile accaparrarsela soprattutto se si è lontani da dove viene coltivata. Purtroppo il mercato non perdona la fragilità. E così un frutto rarissimo, ricchissimo di antociani e benefici, rischia di non arrivare mai in tante tavole. Peccato, davvero.