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Vongole, con questo trucchetto non ne trovi nemmeno una chiusa nel piatto: lo conoscono anche gli chef stellati

Illustrazione di una zuppa di vongole (Pixabay FOTO) - sciencecue.it

Illustrazione di una zuppa di vongole (Pixabay FOTO) - sciencecue.it

Le vongole sono buonissime, e possono essere preparate in vari modi. Eppure ogni tanto le puoi trovare chiuse. Ma c’è un trucco.

Le vongole in cucina sono un vero classico, soprattutto nei piatti di mare. Basta sentirle sfrigolare in padella con aglio e olio per far venire fame. Hanno un sapore intenso ma delicato, e si abbinano alla perfezione con pasta, riso o semplicemente su una bruschetta.

Prima di cucinarle, però, vanno spurgate bene. Basta metterle in acqua salata per qualche ora, così rilasciano la sabbia. Saltare questo passaggio vuol dire rovinare tutto il piatto con quel fastidioso “croccantino” che nessuno vuole.

In genere cuociono in pochissimo tempo, giusto quei due minuti col coperchio finché non si aprono. Quelle che restano chiuse, meglio buttarle: è una regola semplice ma importante per non rischiare.

E poi va detto, le vongole fanno anche scena. Un piatto di spaghetti con le vongole fa sempre la sua figura, anche quando hai ospiti e non hai voglia di passare ore ai fornelli. Bastano pochi ingredienti, ma buoni.

Semplici, ma non banali

Le vongole sono uno di quegli ingredienti che sanno di estate, di mare, di pranzi lenti in veranda. Hanno quel profumo inconfondibile che ti fa venire fame ancora prima di vederle nel piatto. Semplici, sì, ma mica banali. Bastano due spicchi d’aglio, un giro d’olio e il loro sapore fa tutto il resto. Perfette per un bel piatto di spaghetti, certo, ma anche da sole in padella, con un pò di prezzemolo fresco e del pane da pucciare nel sughetto. 

Però, prima di arrivare a quel momento felice, c’è la parte noiosa: pulirle bene. Ed è un passaggio fondamentale, perché la sabbia, si sa, rovina tutto. Il trucco classico è quello dell’acqua e sale, come consiglia anche GialloZafferano: si mettono a mollo per almeno un paio d’ore, cambiando l’acqua di tanto in tanto, finché non smettono di “sputare” sabbia. Ma non conta solo questo passaggio.

Illustrazione di alcune vongole (Pixabay FOTO) - sciencecue.it
Illustrazione di alcune vongole (Pixabay FOTO) – sciencecue.it

Cosa fare successivamente

Come riportato da GialloZafferano, una volta spurgate, si passa ai fornelli. Qui la regola è: pochi minuti e fiamma bella viva. Le vongole si cuociono in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio intero (che poi va tolto, eh), coperte col coperchio. Appena si aprono, sono pronte. Fine. Non serve fare magie. 

Un dettaglio utile? La conservazione. Se non si cucinano subito, si possono tenere in frigo per massimo 24 ore, coperte con un canovaccio umido e non immerse nell’acqua, sennò muoiono e alcune muoiono chiuse. Insomma, meglio seguire queste accortezze per avere tutte le vongole, o quasi, aperte.