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Addio alla plastica riciclata: anche questa è pericolosa per la salute | Gli studi lo confermano: non usatela mai più

No plastica riciclata

No plastica riciclata (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Gli esperti sconsigliano l’uso di plastica rigenerata per diversi motivi. Potrebbe rivelarsi dannosa alla salute.

Negli ultimi decenni, la plastica è diventata uno dei materiali più utilizzati nel mondo, ma anche uno dei più dannosi per l’ambiente. Per far fronte all’enorme quantità di rifiuti plastici che inquinano mari, fiumi e suolo, il riciclo rappresenta una soluzione concreta e necessaria.

Riciclare la plastica significa trasformare rifiuti in nuove risorse, riducendo la produzione di plastica vergine, il consumo di petrolio e le emissioni nocive. La plastica riciclata può essere utilizzata per creare numerosi oggetti: bottiglie, imballaggi, mobili, tessuti e persino materiali per l’edilizia.

Grazie alle nuove tecnologie, è possibile ottenere materiali resistenti e sicuri, con un impatto ambientale minore rispetto a quelli tradizionali. Tuttavia, il successo del riciclo dipende molto dal comportamento dei cittadini: è fondamentale separare correttamente i rifiuti e ridurre l’uso della plastica monouso.

Promuovere l’uso della plastica riciclata significa anche educare alla sostenibilità. Le scuole, le aziende e le istituzioni hanno un ruolo centrale nell’informare le persone e incentivare comportamenti responsabili. Solo attraverso un impegno collettivo si può sperare di diminuire l’inquinamento e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.

Le sfide da affrontare

Un altro aspetto importante riguarda l’economia circolare: la plastica riciclata ne è un pilastro fondamentale. Utilizzando i materiali più volte, si limita lo spreco di risorse naturali e si crea un sistema più efficiente e sostenibile. Le imprese che investono nel riciclo non solo riducono il loro impatto ambientale, ma possono anche ottenere vantaggi economici grazie all’uso di materie prime secondarie meno costose.

Nonostante i progressi, ci sono ancora molte sfide da affrontare. La qualità della plastica riciclata non è sempre pari a quella vergine, e alcuni tipi di plastica sono difficili da riciclare. È quindi fondamentale investire nella ricerca di nuove tecnologie di riciclo chimico e meccanico e migliorare i sistemi di raccolta e selezione.

Contenitori
Contenitori (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

L’allarme lanciato

Recenti studi condotti dal Food Packaging Forum e pubblicati su Nature Medicine hanno rivelato però che materiali usati per il confezionamento degli alimenti, compresi quelli in plastica e carta riciclata, possono contenere fino a 200 sostanze chimiche pericolose. Questi composti, tra cui i PFAS, il bisfenolo A (BPA) e gli ftalati, sono noti per essere associati a gravi problemi di salute, come cancro, infertilità, difetti alla nascita e malattie croniche.

In particolare, è emerso che anche gli utensili da cucina in plastica nera, spesso realizzati con materiali riciclati, possono contenere sostanze tossiche, come ritardanti di fiamma e composti derivanti da rifiuti elettronici. Una ricerca pubblicata sulla rivista Chemosphere ha evidenziato che l’85% di questi prodotti domestici contiene elementi potenzialmente dannosi. Anche in questo caso quindi si deve fare molta attenzione.