Ha una terza zanna con cui ti uccide: scoperta la vipera più velenosa della sua specie | Meno di 10 secondi e finisci in obitorio

Scoperta una vipera con una terza zanna - Sciencecue.it (DepositPhoto)
In queste ore è stata scoperta la vipera più velenosa della sua specie: ha una terza zanna ed in dieci secondi è in grado di uccidere.
La vipera è considerato un animale pericoloso per la sua capacità di inoculare veleno emotossico attraverso zanne cave e retrattili. Una dose completa può causare dolore intenso, gonfiore rapido, alterazioni della coagulazione e complicanze sistemiche gravi. Il loro morso improvviso rende difficile un intervento tempestivo.
La pericolosità è amplificata dalle loro capacità di mimetismo. Questi serpenti presentano livree che si confondono perfettamente con foglie secche, rocce o sottobosco. Chi cammina in campagna o in montagna può avvicinarsi inconsapevolmente a pochi centimetri dall’animale, provocandone la reazione difensiva.
L’impossibilità di individuare facilmente l’esemplare aumenta il rischio di incidenti, in particolare per escursionisti, bambini e cani. A rendere la vipera un problema sanitario c’è anche l’ampia distribuzione geografica. In Europa meridionale, nelle regioni alpine e in molte aree collinari la presenza è relativamente comune.
Questo significa che un gran numero di persone potenzialmente esposte deve convivere con la minaccia di un incontro ravvicinato, soprattutto nei mesi caldi quando i rettili sono più attivi. Adesso è stato scoperto un esemplare di vipera che risulta essere la più pericolosa al mondo ed addirittura sarebbe in possesso di una terza zanna.
Vipera, questa è la più pericolosa: tutte le caratteristiche
Un esemplare di vipera della morte custodito all’Australian Reptile Park ha sconcertato i ricercatori. Oltre alle canoniche due zanne velenifere, ne possiede una terza che continua a crescere e a secernere tossine. L’anomalia è emersa dopo sette anni di permanenza del serpente nel programma di estrazione del veleno destinato agli antiveleni.
Solo di recente, durante una routine di controllo, gli erpetologi hanno riconosciuto quel piccolo dente supplementare che si affianca a uno dei due canali principali d’inoculo. La vipera della morte è già di per sé uno dei rettili più rapidi e pericolosi. Può scattare e mordere in appena 0,15 secondi, iniettando un veleno neurotossico che, prima dell’avvento degli antidoti, risultava letale in circa metà dei casi.

Lei è la vipera della morte, perché è letale: come attacca
La presenza di una “terza siringa” naturale fa ipotizzare un volume di inoculo superiore alla norma, tanto che gli studiosi non escludono si tratti dell’individuo potenzialmente più letale mai osservato nella specie. Gli erpetologi collegano la mutazione a un processo fisiologico tipico dei viperidi, nei quali le zanne vengono ciclicamente rimpiazzate da quelle di ricambio che crescono subito dietro.
In condizioni ordinarie la nuova struttura spinge via la vecchia; qui, invece, per ragioni ancora ignote, la zanna accessoria non è caduta e continua a irrorarsi di veleno insieme alle altre due . Il risultato è un “triplo ago” che potenzialmente raddoppia o addirittura triplica la dose al momento del morso. Gli studiosi ora monitorano attentamente l’animale per capire se la crescita anomala possa stabilizzarsi o generare ulteriori complicazioni anatomiche.