Tablet nuovo: controlla questa etichetta prima di comprarlo | Te lo vendono come originale ma si tratta di una vera e propria truffa

Illustrazione di una truffa (Pexels FOTO) - sciencecue.it
Questa truffa sta diventando molto diffusa, e sta affliggendo chi vuole comprare un tablet. Ma cosa sta succedendo?
Le truffe legate alla tecnologia sono sempre più diffuse e spesso molto ben camuffate. Arrivano tramite email, messaggi, siti falsi o app dall’aspetto innocente. Basta un clic sbagliato e si rischia grosso.
Tra le più comuni ci sono le truffe “phishing”, dove ti spingono a inserire i tuoi dati personali credendo di essere su un sito affidabile. Oppure ci sono quelle legate ai finti pacchi in consegna, molto popolari ultimamente.
Altri inganni sfruttano i social o le chat: profili falsi, link truccati o richieste di denaro da parte di “amici” hackerati. E poi ci sono le truffe con finti investimenti in criptovalute o guadagni facili.
La regola d’oro è una: se qualcosa sembra troppo bello per essere vero… probabilmente è una truffa. Meglio sempre dubitare, controllare bene e non fidarsi mai al primo colpo.
Un’etichetta per capirci qualcosa
Dal 20 giugno 2025 succede una cosa che, detta così, sembra una di quelle robe da ufficio complicate… ma in realtà riguarda tutti: arriva l’etichetta energetica pure per smartphone e tablet. La regola vale per quasi tutti i dispositivi in circolazione: smartphone, tablet classici e i vecchi cellulari. Restano fuori invece i modelli con schermi pieghevoli (tipo quelli che si srotolano) e quei tablet che in pratica sono dei mini-PC con tastiera staccabile e sistema operativo “da computer vero”.
E qui ci si potrebbe chiedere: ma se compro un telefono e non ha l’etichetta? Beh, potrebbe anche darsi che non venga dai canali ufficiali… magari un surplus di magazzino, oppure qualcosa che gira fuori dai confini dell’Unione. E lì il rischio è di trovarsi con un prodotto che non segue nessuno standard, né di qualità né di durata.

Una situazione complessa
Come riportato da open.online, questa nuova etichetta, che sarà obbligatoria per tutti i dispositivi venduti legalmente nell’UE dopo quella data, non si limita a dirti quanto consuma un telefono. No no, va molto oltre. Ti mostra in modo abbastanza chiaro se quel modello è facile da riparare, quanto dura davvero la batteria (sia in ore che in cicli di carica), quanto resiste se cade a terra (test di caduta ripetuta, mica uno solo) e quanto sopravvive a polvere e schizzi d’acqua.
Non finisce qui. Insieme a tutto questo, dal 20 giugno entra in vigore anche un pacchetto di regole nuove per i produttori, legate al cosiddetto “ecodesign” (cioè: progetti i tuoi prodotti pensando anche all’ambiente). Insomma, ora sarà più “semplice” capire se abbiamo davanti un tablet nuovo o usato, spacciato per nuovo.