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Suonano tutti i sistemi di allarme: saremo bombardati dalla Russia | Danni ancora incalcolabili per la vita umana

Allarme

Allarme (Canva foto) - www.sciencecue.it

Scatta l’allarme in simultanea in più Paesi: cresce il timore di un attacco imminente dalla Russia, con scenari di distruzione.

Diciamolo: oggi basta che suoni un allarme in più di una città e subito parte il panico globale. Con tutta la tecnologia che ci circonda, a volte è proprio l’incertezza che ci mette più ansia. Un segnale sonoro improvviso, magari in aeroporto o su un display stradale, e la testa vola subito alle peggiori ipotesi — sì, anche quelle che non dovremmo neanche nominare.

Il fatto è che viviamo con gli occhi sempre puntati sul cielo… e non solo in senso poetico. Tra satelliti, sonde e robaccia lanciata in orbita da mezzo secolo, c’è un’intera discarica spaziale che ci gira sopra la testa. Non ci facciamo caso, ma là sopra è pieno di oggetti dimenticati che ogni tanto decidono di tornare a farci visita.

E quando uno di questi cosi decide che è il momento di rientrare, beh, nessuno lo può fermare. C’è chi pensa subito agli alieni, chi a un attacco — magari russo, magari no — ma in realtà il più delle volte si tratta di pezzi di metallo abbandonati che ora, dopo decenni, si avvicinano pericolosamente alla Terra.

Ora, senza fare troppo allarmismo, però… ecco, diciamo che stavolta un motivo per drizzare le orecchie c’è. Non perché stia per iniziare una guerra (no, tranquillo), ma perché un vecchio veicolo spaziale sovietico sta per cadere giù. E non si sa dove.

Sta tornando giù un pezzo di storia… molto pesante

Ecco cosa sta succedendo. Una vecchia sonda chiamata Kosmos 482, lanciata dai sovietici nel 1972 — sì, hai letto bene, più di cinquant’anni fa — sta per rientrare nell’atmosfera terrestre. Doveva andare su Venere, ma qualcosa è andato storto (decisamente), ed è rimasta a girare in orbita fino a oggi. Tipo turista spaziale… ma con il biglietto di ritorno dimenticato.

Secondo gli esperti, in particolare il dottor Langbroek, il rientro potrebbe avvenire intorno al 10 maggio. Il problema è che la capsula, una sfera di metallo grande circa un metro e pesante mezzo tonnellata, potrebbe non bruciarsi del tutto. E se lo scudo termico regge, ci becchiamo in pieno un blocco di ferraglia che arriva giù a 240 km/h. Non proprio un pensierino da poco.

Kosmos 482
Kosmos 482 (NASA foto) – www.sciencecue.it

Non è pericolosissimo, ma insomma…

Ora, le probabilità che colpisca qualcuno sono basse — tipo più facile beccarsi un fulmine in spiaggia a dicembre, per capirci — ma non è impossibile. Il raggio d’impatto potenziale va da sopra Londra fino a sotto il Sud America. Sì, praticamente tutto il mondo esclusi i poli e le regioni più estreme.

E la cosa bizzarra? Questo è stato costruito per atterrare su Venere, quindi è tipo una corazzata spaziale. E se davvero lo scudo resiste (il che non sarebbe l’ideale, a detta degli scienziati), ci ritroviamo un oggetto sovietico piantato nel giardino. Meglio che finisca in mare, come sperano un pò tutti. Comunque, non allarmarti. Nessuna invasione, nessuna guerra. Solo un vecchio pezzo di Storia che — per qualche motivo — ha deciso di tornare a farci visita.