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Acqua, se bevi questa rischi grosso | Gli esperti hanno lanciato l’allarme: “Ti stai avvelenando”

Acqua pericolo attenzione scienziati avvelenando

Fai molta attenzione a bere quest'acqua - sciencecue.it (Pixabay)

Fai molta attenzione a bere quest’acqua in particolare. Secondo gli esperti ti staresti addirittura avvelenando: il grande pericolo.

Negli ultimi mesi, le ricerche hanno evidenziato un problema preoccupante: l’acqua minerale, che dovrebbe rappresentare una fonte di purezza e salubrità, è spesso contaminata da PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), con livelli preoccupanti di TFA, una delle loro varianti. Il Pesticide Action Network Europe (PAN Europe) ha condotto un’indagine che ha rivelato la presenza di TFA in diverse marche di acqua minerale provenienti da tutta Europa. Tra queste, figura anche un marchio noto come Nestlé. La scoperta ha portato all’emergere di nuovi interrogativi sulla sicurezza dell’acqua minerale che consumiamo quotidianamente.

Il TFA (acido trifluoroacetico) è una sostanza chimica tossica che si accumula facilmente nell’ambiente e nelle riserve idriche. La sua scoperta nelle acque minerali è il risultato di un’analisi che ha coinvolto 19 marche provenienti da diversi paesi europei. La contaminazione da TFA, che è un sottoprodotto dei pesticidi contenenti PFAS, ha mostrato livelli allarmanti, con alcune acque che superano di molto i limiti di sicurezza. Tra le marche più colpite si trova anche Vittel, un marchio storico di Nestlé.

I PFAS sono un gruppo di sostanze chimiche che non si decompongono facilmente nell’ambiente, e per questo motivo vengono chiamate “sostanze chimiche per sempre”. Il TFA è una di queste sostanze ed è particolarmente preoccupante per la sua capacità di accumularsi nell’ambiente e nel corpo umano. Le sue caratteristiche di mobilità e persistenza fanno sì che il TFA possa contaminare facilmente le riserve idriche sotterranee, il che rende difficile eliminarlo una volta che è presente nell’acqua.

L’indagine condotta tra maggio e giugno 2024 da PAN Europe ha evidenziato che 10 delle 19 marche di acqua minerale esaminate contenevano livelli di TFA che superavano di gran lunga i limiti consentiti. La marca belga Villers, ad esempio, aveva livelli di TFA 34 volte superiori al massimo consentito. Questo ha sollevato preoccupazioni sulla qualità dell’acqua minerale in Europa e sulla necessità di interventi urgenti per proteggere i consumatori.

Acque minerali, la situazione è allarmante anche in Italia: i dati

Anche in Italia, la contaminazione da PFAS non è un problema isolato. Un rapporto precedente del PAN Europe ha rivelato che le acque superficiali e sotterranee italiane contengono livelli significativi di TFA, con concentrazioni che vanno da 370 ng/l a 3.300 ng/l. Il TFA è risultato essere la forma predominante di PFAS, con una presenza che supera di gran lunga quella di altri tipi di contaminanti. Questo dimostra quanto sia grave la situazione e quanto sia urgente una risposta da parte delle autorità competenti.

Il TFA è una sostanza chimica altamente tossica, particolarmente per la salute riproduttiva. La sua presenza nell’acqua minerale rappresenta un serio rischio per la salute pubblica, in quanto può accumularsi nel corpo umano nel tempo. La contaminazione delle risorse idriche da parte di PFAS è una questione che va affrontata con urgenza, poiché l’esposizione prolungata a queste sostanze può causare effetti negativi sulla salute a lungo termine.

La contaminazione invisibile: l’inchiesta sul mercato italiano

Acqua pericolo attenzione scienziati avvelenando
I dati lanciati dagli esperti – sciencecue.it (Pixabay)

In Italia, un’indagine del Salvagente ha rivelato che molte acque minerali commercializzate contengono tracce di pesticidi, una situazione che può sembrare sorprendente, considerando che queste acque sono presentate come puri prodotti naturali. Dei 18 campioni analizzati, solo 4 sono risultati completamente privi di tracce di pesticidi. Questo solleva dubbi sull’efficacia dei controlli e sulla trasparenza da parte dei produttori, che spesso non sono nemmeno consapevoli della contaminazione presente nei loro prodotti.

Il problema della contaminazione da PFAS, in particolare del TFA, richiede azioni concrete da parte delle istituzioni. È fondamentale aumentare i controlli sulle acque minerali e garantire che i livelli di contaminazione siano monitorati e mantenuti al di sotto dei limiti di sicurezza. Inoltre, è necessario sensibilizzare i consumatori sui rischi legati all’esposizione ai PFAS e promuovere politiche che limitino l’uso di sostanze chimiche dannose nell’agricoltura e in altre industrie. Solo così si potrà sperare di proteggere la salute pubblica e la qualità dell’acqua che beviamo.