Terremoto a Cuba, 300 le scosse di assestamento: danni e paura tra la popolazione
Si sono registrate 300 scosse di assestamento a Cuba: le autorità spronano alla calma, ma la paura della popolazione è tanta.
Nella giornata della scorsa domenica, 10 novembre, si sono registrate 300 scosse di assestamento nella provincia di Granma (Cuba). Di queste, 15 si sono avvertite dalla popolazione stessa.
Nello specifico, il Servizio Sismologico Nazionale ha riportato un evento di sisma premonitorio di magnitudo 6.0 sulla scala di Richter. Successivamente, si è registrato un sisma principale di 6.7 e, infine, circa 300 scosse di assestamento. Di queste ultime, gli abitanti ne hanno avvertite 15 con magnitudo che vanno da 2.5 a 5.9.
A causa di tali eventi, le autorità si sono sentite in dovere di dare indicazioni precise agli abitanti, in vista di ulteriori eventi sismici. Nello specifico, raccomandano di ritrovarsi in luoghi all’aperto, possibilmente con l’occorrente per sopravvivere.
Chiaramente, hanno assicurato di tenere i cittadini aggiornati nell’arco della giornata circa eventuali danni ed ulteriori indicazioni da mettere in atto per tenersi al sicuro.
Gravi danni alle strutture a causa della violenza del terremoto
Il violento terremoto che si è abbattuto sulla Cuba orientale ha causato importanti danni alle strutture. In particolare, il molo di Pilón situato nella provincia cubana di Granma. Infatti, il molo si trova molto vicino all’epicentro che ha registrato un evento di magnitudo 6.7. Molte persone hanno deciso di documentare i danni subiti e di condividerli sui social con delle immagini. Nello specifico, il molo ha riportato gravi crepe e addirittura delle parti sollevate. Oltre a ciò, viene mostrato il muretto del lungomare quasi staccato e un’utente aggiunge che il pavimento si è addirittura sollevato.
È dunque comprensibile quanto un evento del genere abbia provocato ansia e timore tra gli abitanti della provincia colpita. Il capo del Servizio Sismologico Nazionale di Cuba, Enrique Diego Arango Arias, ci ha tenuto ad aggiornare sui social riguardo alle condizioni della provincia. Infatti, ha scritto che le circostanze sono piuttosto delicate in quanto ci sono stati ingenti danni a Pilón.
Il terrore degli abitanti di fronte ai danni
Il terremoto ha riportato delle conseguenze piuttosto importanti ai danni di edifici privati e strutture urbane. Questo ha comprensibilmente fatto scattare nei cittadini colpiti un forte istinto di sopravvivenza. Di questi, un abitante ha deciso di documentare dettagliatamente quali sono stati i danni registrati a seguito del violento terremoto, soprattutto dopo il secondo. Il primo evento sismico si registra alle ore 10.50 del mattino con magnitudo 6.0 scala Richter. Mentre il secondo terremoto si è abbattuto alle 11.49 con magnitudo 6.7. Questo secondo evento è stato certamente quello più violento e che ha riportato maggiori conseguenze sull’ambiente urbano. Il residente che ha descritto la gravità dei danni ha condiviso immagini di crepe evidenti e ha mostrato danni strutturali agli edifici, tra cui ospedali, scuole e abitazioni.
Il giornalista Anolvis Cuscó Tarradell ha documentato ampiamente la situazione attraverso video e foto. In questo modo ha mostrato gli effetti devastanti del sisma. In particolare, l’Ospedale Infantile Nord di Santiago de Cuba ha subito danni considerevoli e ciò ha elevato molta preoccupazione per la sicurezza delle infrastrutture sanitarie. Il terremoto più potente ha provocato un senso di terrore tra gli abitanti che temono ulteriori scosse.