Stella cannibale (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Ecco una stella che sta mietendo tantissime “vittime”, inghiottendo letteralmente tutti i corpi celesti che trova.
Le stelle sono tra gli oggetti più affascinanti e misteriosi dell’universo. Nonostante rappresentino da sempre simboli di luce e vita, in alcuni casi possono trasformarsi in predatori cosmici, capaci di divorare i corpi celesti che si avvicinano troppo alla loro forza gravitazionale.
Questo fenomeno, noto come “evento di distruzione mareale”, avviene quando un pianeta, una cometa o perfino una stella più piccola viene risucchiato e distrutto dall’enorme gravità di una stella più massiccia o, in casi estremi, da un buco nero.
Durante questo processo, il corpo celeste viene letteralmente fatto a pezzi, generando esplosioni di luce visibili anche a miliardi di chilometri di distanza. Gli scienziati hanno osservato più volte questi eventi grazie ai telescopi spaziali, notando che la materia strappata dai corpi celesti forma un disco incandescente intorno alla stella prima di essere completamente inghiottita.
Queste osservazioni sono fondamentali per comprendere meglio il comportamento delle stelle e le dinamiche gravitazionali dell’universo. Gli “appetiti” cosmici di questi giganti stellari non sono solo spettacolari, ma anche rivelatori: mostrano come l’universo sia in continua trasformazione, dove la creazione e la distruzione si alternano in un equilibrio eterno di energia e materia.
Quando una stella divora un corpo celeste, il processo non è immediato ma avviene in più fasi spettacolari. Prima di essere completamente distrutto, il pianeta o l’oggetto che si avvicina troppo viene deformato dalle forze gravitazionali fino a frantumarsi in frammenti incandescenti.
Questi resti vengono poi attratti verso la superficie della stella, dove raggiungono temperature elevatissime, sprigionando una luminosità intensa e improvvisa, che gli astronomi possono osservare anche da enormi distanze. Gli eventi di distruzione mareale sono così potenti che rilasciano quantità di energia pari a miliardi di volte quella del nostro Sole in un solo momento.
Come riporta libero.it, una scoperta ha aperto nuove prospettive sul ciclo di vita dei pianeti e delle stelle. L’osservazione della nana bianca che divora un pianeta ghiacciato dimostra che anche dopo la “morte” di una stella, i resti del suo sistema planetario continuano a interagire con essa, creando fenomeni spettacolari ma anche fondamentali per comprendere l’evoluzione cosmica. I frammenti di questi pianeti, infatti, possono raccontare molto sulla loro composizione originaria e sull’ambiente in cui si sono formati, fornendo indizi preziosi sull’abbondanza di acqua e materiali organici nell’Universo.
Allo stesso tempo, questa “stella cannibale” rappresenta un inquietante sguardo nel futuro del nostro Sistema Solare. Quando il Sole, fra miliardi di anni, diventerà una nana bianca, potrebbe comportarsi nello stesso modo, attirando e distruggendo pianeti, asteroidi e comete rimaste in orbita.