Alieni (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Gli scienziati di tutto il mondo sono convinti che in questo pianeta molto inquitante c’è la presenza di alieni.
Da sempre l’uomo si interroga sulla possibilità che, da qualche parte nello spazio infinito, esistano altre forme di vita. L’idea degli alieni, che un tempo apparteneva al mondo della fantasia e dei racconti di fantascienza, oggi è diventata anche un serio argomento di ricerca scientifica.
Con il progresso tecnologico e le scoperte astronomiche più recenti, l’interesse per i pianeti al di fuori del nostro Sistema Solare – chiamati esopianeti – è cresciuto enormemente, aprendo scenari che fino a pochi decenni fa sembravano impossibili.
Negli ultimi anni, telescopi come il James Webb Space Telescope e il Kepler hanno individuato migliaia di pianeti orbitanti intorno a stelle lontane. Alcuni di questi si trovano nella cosiddetta zona abitabile, cioè quella regione in cui la temperatura permette la presenza di acqua liquida, elemento fondamentale per la vita come la conosciamo.
Pianeti simili alla Terra per dimensioni e condizioni atmosferiche fanno pensare che l’universo possa ospitare ambienti favorevoli alla vita, anche se non necessariamente come quella umana. Gli scienziati studiano attentamente le atmosfere di questi mondi, alla ricerca di tracce di gas come ossigeno, metano o anidride carbonica, che potrebbero indicare attività biologica.
Allo stesso tempo, le missioni spaziali e le sonde inviate su Marte, sulle lune di Giove e di Saturno, cercano segni di vita microbica o tracce di antiche civiltà. Ogni scoperta, anche la più piccola, rappresenta un tassello in più nella grande sfida di comprendere se siamo soli nell’universo.
In fondo, la domanda sugli alieni non riguarda solo la scienza, ma anche la filosofia e la nostra visione dell’esistenza. Se un giorno dovessimo davvero scoprire altre forme di vita intelligenti, dovremmo ripensare completamente il nostro ruolo nel cosmo.
Come riporta thesun.co.uk, il telescopio spaziale James Webb ha compiuto un’altra scoperta straordinaria individuando TWA 7 b, un pianeta nascosto nel disco di detriti di una giovane stella. Si tratta del primo esopianeta mai scoperto direttamente da questo potente osservatorio spaziale, segnando una svolta nella ricerca di mondi oltre il nostro sistema solare. Il pianeta, grande quanto Saturno, si trova immerso in una regione ricca di polveri e rocce, residui della formazione stellare, che lo avevano reso difficile da individuare.
Questa scoperta apre una nuova frontiera nell’osservazione astronomica: grazie alla sensibilità del James Webb, gli scienziati potranno ora rilevare pianeti più piccoli e meno luminosi, potenzialmente simili alla Terra. Ciò significa che potremmo essere sempre più vicini a identificare mondi abitabili e, chissà, forse a trovare tracce di vita oltre il nostro pianeta.