Trending News

L’INPS è in debito con te: ti deve un assegno da 1.008€ | È il BONUS ESTIVO che tutti dimenticano: non farti più fregare

Molte famiglie perdono 1.008€ senza saperlo: ecco il contributo INPS estivo dimenticato che spetta a tanti genitori.

L’estate è finita, le scuole sono ricominciate e tutto torna lentamente alla normalità. Però c’è una cosa che spesso passa inosservata, anche se riguarda direttamente il portafoglio di tante famiglie. Esistono dei contributi, diciamo così “stagionali”, che molti non sanno nemmeno di poter richiedere. E il paradosso? Sono proprio quelli a cui avrebbero più diritto.

Non è questione di disinteresse o pigrizia, eh. Il punto è che certe informazioni non arrivano mai dritte come dovrebbero. Spesso si perdono tra moduli complicati, linguaggio tecnico e siti poco chiari. Il risultato è che soldi messi lì per aiutare chi ne ha bisogno rimangono fermi nei cassetti, mentre chi dovrebbe riceverli resta… a mani vuote.

In particolare, alcune misure assistenziali cambiano comportamento a seconda del periodo dell’anno. Sì, hai capito bene: ci sono prestazioni che “vanno in pausa” durante l’estate, a meno che non si faccia qualcosa per evitarlo. Ma chi lo sa? Quasi nessuno, purtroppo. E così, ogni anno, famiglie intere perdono centinaia di euro senza nemmeno rendersene conto.

Il dramma è che questo succede proprio nei mesi in cui le spese aumentano: tra campi estivi, babysitter, attività extra e compagnia bella. Mentre le uscite si moltiplicano, gli aiuti spariscono nel nulla. Non per cattiveria, ma per burocrazia e – diciamolo – per mancanza di comunicazione. E quindi ci si ritrova a dire: “Ah, se l’avessi saputo prima…”

Un’opportunità che passa in silenzio

Come riporta Brocardi.it, la faccenda gira intorno all’indennità di frequenza, un sussidio mensile da 336 euro che l’INPS versa ai genitori di minori con disabilità. Finché c’è scuola, tutto ok: l’aiuto arriva puntuale. Ma appena scatta l’estate, puff… il contributo sparisce. Succede perché il bonus è legato alla frequenza effettiva di strutture educative o riabilitative.

Quindi, se nei mesi estivi il bimbo o ragazzo non frequenta centri alternativi – o meglio, se non lo si comunica nel modo giusto – l’INPS blocca l’erogazione. In pratica, tre mensilità potenzialmente perse. Fai due conti: luglio, agosto e settembre. Totale? 1.008 euro lasciati sul tavolo. E il problema è che nessuno lo spiega chiaramente. Cosa bisogna fare per richiederli?

Soldi e scuola (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

Il trucco per ottenerli

Per non perdere questo “bonus estivo”, bisogna fare una cosa molto semplice, ma che in pochi sanno: presentare all’INPS i certificati che provano la frequenza del minore in strutture alternative a quelle della scuola. Possono essere centri riabilitativi, ambulatori pubblici o privati convenzionati, o programmi terapeutici. Basta che siano reali e documentati.

Occhio però: non basta l’iscrizione, serve la conferma che il minore abbia davvero frequentato le attività. Solo allora si può chiedere l’indennità per quei tre mesi “a rischio”. I requisiti economici restano sempre gli stessi: il reddito del minore non deve superare i 5.750 euro annui. Se hai i documenti pronti, questo è proprio il momento giusto per fare domanda.

Published by
Furio Lucchesi